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Lasciare l’Italia per andare a vivere in Svizzera

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Vivere e lavorare in Svizzera: informazioni utili

Per un italiano, la porta per vivere e lavorare in Svizzera è, ovviamente, il Canton Ticino e non soltanto perché lì vi si parla italiano, ma perché geograficamente segna proprio l’accesso al paese per chi proviene dal Sud. Qui si trova la pianura, ma la montagna non è lontana, con i dolci ritmi che riprendono quelli del paese confinante … magari con un po’ più di ordine!

Un paesaggio calmo, algido, fatto di laghi, campagne ordinate, boschi di castagni lungo le rive dei fiumi accolgono il visitatore del Canton Ticino. I Grigioni sono già più terra di confine tra il Cantone italiano e quello tedesco (e per questo vige il bilinguismo). Boschi, pascoli e larici avvolti da colorazioni suggestive, che vanno dal rosso (della ferrovia retica), al grigio di pietre e fortezze, al bianco delle cime innevate e, da non dimenticare, al blu del cielo e dei laghi (più di 600). St. Moritz è la cima più famosa raggiungibile con la strada ferrata, ma tutti conoscono la profusione di cime mozzafiato di questa regione.

Il Vallese e la parte francese – lingue, culture, zone d’influenza geografica si succedono e si sfiorano, spesso mescolandosi – significa molto spesso acqua, l’acqua del Rodano, e cime altissime: è questa la cosiddetta terra dei “quattromila” e dei grandi ghiacciai. Il Rodano attraversa queste valli e sfocia poi nel bellissimo lago di Ginevra che bagna anche la seconda città più popolata della Svizzera, capitale del Cantone omonimo. Internazionale, multilingue e multi-culturale, Ginevra, città francofona, è soprannominata la “città della pace”, perché sede europea dell’ONU e della Croce Rossa. In tema culturale è imbattibile, il Grande Théâtre, l’opera ginevrina, ospita artisti di fama internazionale. Alcuni musei, come quello dell’Orologio, sono unici.

Il lago dei Quattro Cantoni, uno straordinario paesaggio lacustre, il monumento a Guglielmo Tell, belle città, valli e cime scoscese, siamo a Lucerna, nel cuore della Svizzera. Qui ebbe inizio la storia di questo paese. Siamo nella sfera d’influenza della lingua tedesca. Zurigo e la sua regione di paesaggi floridi e pittoreschi corrispondono all’idea di divertimento e vacanze, che si concretizza in boschi ben curati, laghi placidi, colline e belle valli ai piedi delle Alpi.

Zurigo è anche una delle capitali della cultura con i suoi musei (una cinquantina almeno), le sue manifestazioni artistiche e le mostre nelle oltre 100 gallerie d’arte. È questa anche la città della gastronomia, dove poter gustare diversi piatti della cucina nazionale e internazionale.

Losanna, capitale del Cantone Vaud, oltre alla bellezza del paesaggio lacustre vanta frequentazioni famosissime: Courbet, Kokoshka e Charlie Chaplin. Per nominare soltanto i più grandi.

Nel cuore del paese, Oberland Bernese, il blu intenso è sovrano, quello del lago Thun e il lago di Brienz. Gli chalet ordinati e odorosi di legna appena tagliata si alternano ai castelli, vestigia del passato. I boschi fitti di alberi e i pascoli delle mucche accompagnano la salita delle Alpi, i cui laghi alpini sono lo specchio delle cime innevate. Qui, i famosi picchi di: Eiger, Mönch, Jungfrau. È questa la parte più alta del Cantone di Berna, patrimonio mondiale dell’Unesco. È all’Est della sua regione che si estendono le vallate dove si produce il famoso formaggio: Emmental.

Svizzera orientale/Lichtenstein poggia sull’estrema punta orientale del paese, partendo dalle rive del bellissimo lago di Costanza alla zona collinare dell’Appenzello, ai dirupi alpini del Toggenburgo, la Glarona e l’Heidiland. I paesini dei pescatori fanno capolino sulle rive del lago calmo e percorribile in biciletta, grazie ai chilometri di piste che lo circondano.

Basilea, anch’essa affacciata sul Reno, gode di una qualità di vita molto alta e deve questo proprio al fiume, importante asse commerciale per arrivare al mare. Nuotare nel fiume o passeggiare attorno lungo le sue rive è uno degli sport preferiti dei Basilesi. Le colline del Giura si prestano poi al trekking e a scarpinate di tutto rispetto.

L’arco del Giura che si estende da Ginevra a Basilea e attraversa varie regioni, è famoso non solo per le sue cime, ma perché sede dell’infallibile industria orologiera svizzera. E qui, la Watch Valley si scopre attraverso questa famosissima attività, come la “Route de l’Horlogerie” (strada dell’orologeria). Laghi, montagne e valli accolgono l’avventuroso che potrà poi rilassarsi nelle taverne ricche di ghiottonerie e buon formaggio della valle.

Friburgo, uno spazio ridottissimo dove si concentrano una prestigiosa università, due lingue e tre diverse zone: le Prealpi, la città e la regione dei tre laghi. Tra le peculiarità della zona, Gruyère dove vivono, l’uno accanto all’altro, il complesso medievale del castello e il museo di H.R. Giger, inventore di Alien.

Il Principato del Liechtenstein, infine, va messo qui. Eh sì, perché, per quanto, Stato sovrano (situato tra Svizzera e Austria), l’atmosfera che vi regna è molto peculiare e vicina allo stato confinante. Un paese ricco di usi, costumi e tradizioni legate alla dinastia dei principi.

Tutta quest’immensa ricchezza di patrimonio e paesaggio, cultura e lingue dà vita ai 26 cantoni della Confederazione Svizzera. Uno stato democratico dove i suoi 7 milioni di abitanti sono immancabilmente sollecitati a esprimente la propria opinione attraverso l’uso “intensivo” dei referendum.

Pronti a trasferirvi nella terra dei coltellini, del cioccolato più buono e dove, pare una banalità dirlo, gli orologi non conoscono il significato della parola ritardo?

Mollare tutto per vivere e lavorare in Svizzera

La Svizzera si caratterizza per essere ricca di lingue e culture diverse, non è così facile, infatti, trovare un paese dove si parlano in uno spazio così ridotto! Se partite per il Canton Ticino, l’impresa sarà più facile: qui si parla italiano! (parlato dall’8% della popolazione svizzera). Ma per avere maggiori chance, se puntate agli altri cantoni, dovrete parlare la lingua del posto, ovvero il francese se vi dirigete a Ginevra (questa lingua è parlata da circa il 19% degli Svizzeri), ma se andate a Zurigo, dovrete esprimervi in tedesco, la lingua che si parla nella maggior parte dei Cantoni (64% della popolazione). Esiste poi il romancio, parlato da un 1% della gente.

Per quanto riguarda permessi e visti, grazie agli accordi bilaterali siglati tra Svizzera e UE nel 2002 (ricordiamo che la Svizzera non appartiene all’UE), tutti i cittadini dell’Unione possono circolare liberamente all’interno dei confini svizzeri e viceversa. Per le persone non procedenti dalla UE, l’ammissione è molto più dura.

Dunque, per un cittadino Ue non occorrono visti. Lo stesso può recarsi nel paese e cercare lavoro senza alcun bisogno di permesso per i primi tre mesi. È necessario però richiedere la registrazione (Anmeldung) entro 14 giorni dall’entrata nel paese. E questo lo si fa all’ufficio del comune (Gemeinde). Per informazioni più complete sul tipo di documentazione che dovrete portarvi dietro, oltre al passaporto, il ricorso all’Ambasciata Svizzera in Italia sarà il primo passo da fare: www.eda.admin.ch. L’Ambasciata Italiana in Svizzera si trova invece a Berna: www.ambberna.esteri.it. E siccome la legislazione cambia, sarà bene informarsi presso il portale della Confederazione, multilingue (tra cui l’italiano) e molto ben fatto: www.ch.ch . Nello specifico, poi, potrete rivolgervi al Ministero degli Affari Esteri svizzero: www.bfm.admin.ch.

A tre mesi dall’entrata in Svizzera sarà obbligatorio acquistare una polizza sanitaria privata. Su questo sito (http://it.comparis.ch) potrete comparare i vari prezzi delle compagnie assicurative private e pubbliche. L’esborso mensile da prevedere è tra i 150 e i 200 euro, ma la valutazione viene fatta sul livello di rischio che il cliente comporta (e non in base all’età). Il sito ufficiale dell’Ufficio Federale della Sanità Pubblica è: www.bag.admin.ch e per l’assicurazione malattia (in francese): www.santesuisse.ch.

La valuta è il franco svizzero e l’attuale tasso di scambio per 1 franco svizzero è pari a: 0,83 €. Naturalmente, nel “paese delle banche”, aprire un conto non è poi così difficile, anzi è facilissimo. Basta scegliere la banca e il tipo di conto che si desidera e il gioco è fatto! Tra i più usati: conto corrente (con interessi bassi), conto per domiciliare lo stipendio (Lohnkonto, compte salaire), conto a risparmio (Sparkonto), con interessi un poco più alti. Altri tipi di conti, tra cui quelli valutari (in franchi svizzeri), potranno esservi spiegati dalle banche stesse.

Tra le banche elvetiche che hanno anche filiali in Italia: UBS (www.ubs.com), Credit Suisse (www.credit-suisse.com). Nel Canton Ticino c’è la BSI (www.bsibank.com), oggi parte del gruppo Generali. Le numerose altre banche, tra cui quelle private e solidissime, si trovano facilmente sulle pagine gialle.

Il costo della vita, l’immobiliare, il lavoro in Svizzera

La Svizzera – sempre passata indenne davanti ai peggiori disastri che hanno colpito il resto d’Europa – ha subito una battuta d’arresto della sua economica, a causa, soprattutto del contesto mondiale. La crescita del PIL si è vista ridotta allo 0,5% (2012) e le alte quotazioni del franco svizzero hanno visto diminuire sensibilmente le esportazioni. Il paese dovrà probabilmente far fronte ad un aumento del tasso di disoccupazione, sicuramente a livelli meno drastici di quelli che stanno provando i paese deboli della zona Euro. Però, è pur sempre vero che per tradizione, si involano qui ingenti quote di capitali (molti dall’Italia e ancor più negli ultimi anni), perché La Svizzera è pur sempre un porto sicuro per i risparmiatori, che oltretutto godono di tassi agevolati. Non è un mistero, che i capitali italiani, per sfuggire alle tasse, partono in Svizzera, ma, ultimamente anche molte piccole e medie imprese, orgoglio del tessuto industriale del nostro paese, hanno seguito lo stesso cammino. Negli ultimi dodici anni, almeno un centinaio di imprese italiane hanno “delocalizzato” in Svizzera, non molte ma questo numero pare essere in aumento, complice una burocrazia più favorevole e servizi impeccabili alle imprese.

I vantaggi per chi fa impresa in Svizzera sono indiscutibili. Il Canton Ticino, per vicinanza, territoriale, linguistica e culturale, è il più gettonato, ma non sono esclusi neppure i Cantoni francesi e tedeschi. Tra gli atout: una burocrazia snella e ben gestita, tasse decisamente più basse, servizi impeccabili. La confederazione poi, accoglie a braccia aperte gli imprenditori, con notevoli aiuti, tra cui, la concessione di capannoni quasi gratis e manodopera qualificata. I dati poi della Banca Nazionale parlano chiaro: nel 2010 le imprese svizzere hanno versato al fisco il 30% dei loro profitti, mentre le italiane hanno lasciato il 68% al fisco italiano. La tassazione a regime non supera il 20%. L’Iva poi è all’8% e il tasso ridotto è del 3,8% per l’industria alberghiera e del 2,5 per alimentari, farmaci, libri e quotidiani. Anche i mutui hanno tassi molto agevolati (non si supera l’1/2%). Per queste e molte altre ragioni, la Svizzera pare proprio il “paradiso delle imprese” e per saperne di più rimandiamo al portale della Confederazione: www.ch.ch. Anche le camere di Commercio italiane di Zurigo e Ginevra potranno tornarvi utili: www.ccisweb.com.

I salari dei lavoratori svizzeri sono tra i più alti del mondo e il tasso di disoccupazione, seppure nella difficile situazione mondiale attuale, tra i più bassi. Anche il costo della vita, però, va di pari passo, soprattutto nelle città più quotate e internazionali, come Ginevra, dove il quotidiano risulta essere salatissimo. Per un italiano, comunque, il Canton Ticino, per vicinanza al Nord Italia e facilità con la lingua potrà essere la prima tappa alla ricerca di un lavoro dipendente. La politica d’immigrazione svizzera può sembrare inizialmente un poco complicata, ma i lavoratori stranieri continuano ad affluire nella Confederazione e costituiscono circa il 20% della popolazione. Oltre alla zona d’influenza e lingua italiana, le due principali città, Ginevra e Zurigo, sono un’enorme bacino di raccolta di lavoratori stranieri (quasi il 50% confluiscono qui). La prima perché sede di numerose organizzazioni internazionali, la seconda perché cuore pulsante dell’attività bancaria. Tra i siti di offerte di lavoro che maggiormente godono di buona nomea in rete, un portale raccoglie tutti quelli del Ticino (www.lavorosvizzera.com) e tra questi segnaliamo: www.tioffrolavoro.com, www.tio.ch, www.e-lavoro.ch, www.gdp.ch, www.myscience.ch/jobs (per scienziati e accademici).

Giornali e riviste, sono sempre un’ottima fonte e per questo bisogna padroneggiare la lingua degli altri Cantoni. Tra i quotidiano che hanno pagine fatte bene di annunci di lavoro: Le Temps di Ginevra (www.letemps.ch), 24heures di Losanna (www.24heures.ch), Tagesanzeiger di Zurigo (www.tagesanzeiger.ch). Tenete presente che “offerte di lavoro” in tedesco si trova alla voce “Stellenmarkt” e in francese “offres d’emploi”.

Sempre per la ricerca di lavoro dipendente esiste un Bollettino ufficiale di posti vacanti della Confederazione, dove si può anche collocare un annuncio di ricerca di lavoro a pagamento: www.stelle.admin.ch.

La camera di commercio italiana riceve spesso richieste di personale. Se siete a Zurigo o Ginevra, non mancate di prendere contatto.

In una realtà tanto complessa e varia, può risultare difficile tenere un discorso omologante per quanto riguarda la ricerca dell’alloggio. Quello che è certo è che sia affitto che acquisto non risulteranno economici nei diversi Cantoni. Carissimi saranno poi i prezzi di Ginevra e Zurigo, ma gli stipendi vanno di solito di pari passo, quindi, niente paura!

L’Ufficio Federale delle abitazioni del Governo svizzero (www.bfs.admin.ch) redige regolarmente delle statistiche relative ai prezzi medi degli affitti nella Confederazione. Secondo gli ultimi dati (maggio 2012) i prezzi mensili in affitto sono quanto segue: monolocale (608,66€), bilocale (801€), trilocale (967,53). In Cantoni quali Basilea, Ginevra e Zurigo le quotazioni sono generalmente più alte. Gli appartamenti sono per lo più non ammobiliati e per questo bisogna prevedere spese extra, tra qui, a volte, anche l’installazione della cucina e l’acquisto di tutti gli elettrodomestici; alcuni siti per la ricerca di alloggi: www.homegate.ch, www.wgzimmer.ch e per il Canton Ticino: www.home.ch, www.annuncivolanti.com. Da non dimenticare poi di leggere gli annunci sui giornali e di contattare le agenzie immobiliari: alcuni agenti potrebbero richiedere una commissione pari a circa 40€ per occuparsi della vostra ricerca, la validità è di 3 mesi ed è a fondo perduto. Se la ricerca è fruttuosa, dovrete poi corrispondere anche una commissione (in generale pari a un mese d’affitto). Per una lista di agenzie immobiliari, basta sfogliare le pagine gialle dei vari Cantoni e assicurarsi che siano accreditate per poter operare nel settore. Tra le principali città svizzere, Ginevra è di gran lunga la più cara con prezzi al metro quadro che superano i 12.000 euro, Losanna è di poco più accessibile (circa 7.570 euro/mq), Zurigo vola a circa 9.300€, Lugano è intorno a 7.187€. Per farsi un’idea della media generale basta prendere il prezzo più basso e quello più alto delle dieci città principali e il risultato dà una media di 8.300 euro/mq.

Lavoratori frontalieri:

Capitolo a parte meritano i Frontalieri: questi provengono soprattutto dalla Lombardia e lavorano maggiormente nel Canton Ticino e nel Vallese. La rivista online www.infoinsubria.com, tratta ampiamente il tema, dando interessanti aggiornamenti per quanto riguarda questa categoria di lavoratori (quasi 54.000 secondo gli ultimi dati) che “durante il giorno” sono Svizzeri e la sera, rientrando a casa dal lavoro, tornano a essere Italiani!

Italiani in Svizzera

Tra i siti consultati che “parlano italiano”: www.justlanded.com, www.svizzera.cc. Tra gli “appunti di migranti” online che abbiamo preso in considerazione: http://emigroinsvizzera.wordpress.com. Anche su Italiansinfuga si trovano informazioni utili per chi intenda trasferirsi a Zurigo: www.italiansinfuga.com.

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