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Mollare tutto e trasferirsi in Indonesia: le cose da sapere e i siti da consultare

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Vivere in Indonesia: le cose da sapere e i siti da consultare

Indonesia, paese esotico e colorato costituito da un arcipelago di più di diciassettemila isole e quasi cinquemila chilometri di oceano, possiede una popolazione etnicamente e culturalmente molto diversificata di oltre 200 milioni di abitanti, fatto che rende l’Indonesia il quarto più grande del mondo per popolazione. Ecco una serie di informazioni utili per chi vuole trasferirsi a vivere in Indonesia.

L’Indonesia è un paese ricco di risorse naturali e deve la maggior parte della sua ricchezza alle attività estrattive di gas o petrolio che, oltre a essere fonte di guadagno per questo paese, sono anche i principali settori d’impiego per gli expat. Il settore delle telecomunicazioni e dell’insegnamento della lingua inglese sono poi la seconda attrazione per gli espatriati che, nonostante la folle burocrazia e il sistema legislativo in continuo cambiamento, hanno trovato nell’Indonesia un paese meraviglioso, affascinante ed esotico in cui vivere.

L’Indonesia è certamente un paese eccitante in cui vivere ma non privo di sfide. Per prima cosa, abituarsi alla diffusione della religione islamica e alle sue usanze, inizialmente, potrebbe dare adito ad alcune problematiche di adattamento, soprattutto per le expat donne. In secondo luogo, l’Indonesia è un paese con una lunga storia di attacchi terroristici e, nonostante il governo indonesiano stia da anni lavorando per cercare di ridurre e limitare il problema, la minaccia per gli occidentali è ancora presente. Le città indonesiane sono poi piene di contrasti, da un lato i grandi uffici moderni e gli alti grattacieli, e dall’altro, baraccopoli sovrappopolate e sinonimo di grande povertà.

Ad ogni modo, al di là di queste problematiche, l’Indonesia rimane un paese dalle spiagge bianche, le acque cristalline e l’opportunità di vivere al di fuori dei centri densamente popolati per ritirarsi e abbandonarsi a una vita tranquilla in un paese dal clima tropicale ma sicuramente più mite rispetto a tante località dell’Europa.

Visto e burocrazia per vivere in Indonesia

Ottenere un visto per l’Indonesia pare essere un procedimento abbastanza complicato, soprattutto perché la burocrazia indonesiana è particolarmente contorta e perché le regole a riguardo cambiano spesso e con rapidità. Su molti forum di expat in Indonesia è quindi consigliato, per prima cosa, di contattare l’Ambasciata Indonesiana nel proprio paese per raccogliere informazioni utili e ottenere un aiuto pratico per conseguire il visto per recarsi in Indonesia. Escludendo il visto turistico per l’Indonesia che, per i cittadini italiani, è richiedibile direttamente alla frontiera o in aeroporto, ha una durata di trenta giorni e per ottenerlo è necessario possedere un passaporto valido, una fototessera e un volo di andata e ritorno; per gli altri tipi di visti il procedimento è più complicato.

Visto per affari (costo: ottanta euro e durata di trenta giorni per un solo ingresso nel paese oppure un anno per entrare più di una volta in Indonesia): questo visto è pensato per coloro che devono recarsi in Indonesia per svolgere affari con aziende o enti indonesiani ma senza il proposito di rimanere per lunghi periodi in Indonesia. Per ottenerlo è sufficiente possedere un passaporto valido, una fototessera, una lettera di raccomandazione/invito sponsorizzata dalla ditta che richiedere il business visa e il formulario di richiesta del visto debitamente compilato.

Short stay visa (visto per soggiorno temporaneo): questo vito permette a tutti gli espatriati di vivere in Indonesia fino a un massimo di due anni prorogabili. Questo tipo di visto è consigliato a tutti quelli che vogliono recarsi in Indonesia per motivi di lavoro o di ricerca. Per richiedere questo visto è consigliato che gli expat si rivolgano alla loro Ambasciata, a uno sponsor o a una organizzazione in Indonesia che inoltri la domanda per il visto al posto loro e, una volta ottenuto uno short stay visa, si potrà richiedere anche un permesso di soggiorno temporaneo (KITAS).

Visto per semi-residenti e visto per residenti: il visto per semi-residenti in Indonesia di chiama VITAS ed è valido per un anno ma può essere prorogato. Una volta ottenuto il VITAS, gli espatriati che intendano rimanere in Indonesia per più tempo dovranno poi richiedere un KITAS, il permesso di soggiorno temporaneo che, al contrario, ha una validità di massimo cinque anni. Il KITAS ha un costo di circa 25 euro per sei mesi, di 55 euro per un anno e di meno di 90 euro per due anni di permanenza.

Visto per soggiorno permanente: ha un costo di 230 euro circa e si chiama KITAP ed è richiedibile solo dopo che si ha vissuto in Indonesia da espatriati per almeno tre anni consecutivi.

Visto per pensionati: questo visto può essere richiesto solo da coloro che hanno più di cinquantacinque anni di età e ha una durata di anno con possibilità di proroga. Inoltre, per richiedere questo visto è necessario presentare una documentazione che certifichi che si ricevono almeno mille euro al mese di pensione dal proprio paese d’origine e dichiarare che non si ha intenzione di recarsi in Indonesia per svolgere attività lavorative. Una volta trascorsi tre anni consecutivi di residenza in Indonesia allora si potrà richiedere un visto di soggiorno permanente per “senior”.

Informazioni utili per barcamenarsi nel labirinto dei visti indonesiani sono reperibili presso il sito web del Dipartimento dell’Immigrazione in Indonesia, sul sito web per expat in Indonesia “Living in Indonesia” e, infine, per richiedere un visto per l’Indonesia direttamente online, collegatevi al sito web del Ministero del Lavoro e dei Diritti Umani nella loro sezione riguardante l’immigrazione in Indonesia.

Permesso di lavoro di lavoro per l’Indonesia

Esattamente come per il procedimento per ottenere un visto per una breve o media-lunga permanenza in Indonesia, ottenere un permesso di lavoro indonesiano per stranieri può essere un procedimento spinoso e complicato. La maggior parte degli espatriati viene contrattata direttamente da un’azienda indonesiana che, normalmente, svolge tutto il lavoro burocratico di richiesta del visto lavorativo. Ad ogni modo, per lavorare in Indonesia è necessario ottenere un KITAS, il permesso di soggiorno temporaneo, e presentare insieme alla documentazione una lettera redatta e firmata da chi vi ha assunto in cui si certifica che, per la posizione che andrete a occupare, non poteva essere assunto nessun indonesiano.

Trovare lavoro e fare impresa in Indonesia

La prima cosa da sapere quando dovrete cercare lavoro in Indonesia è che, nel caso in cui non siate stati contrattati direttamente da un’azienda locale o straniera con una filiale in Indonesia, difficilmente troverete lavoro senza essere in loco. La seconda cosa da tenere bene in mente è che le politiche riguardanti il lavoro in Indonesia non favoriscono l’assunzione di expat perché, essendoci talmente tanti disoccupati indonesiani, il governo dell’Indonesia preferisce favorire l’inserimento nel mondo del lavoro dei suoi cittadini piuttosto che degli stranieri. Ad ogni modo, se si è intenzionati a cercare lavoro come espatriati in Indonesia, i metodi più quotati per la ricerca del lavoro sembrano essere quelli di cercare informazioni presso le associazioni professionali del vostro settore, fare volontariato, provare a contattare il Ministero del Lavoro e della Manodopera in Indonesia e controllare le diverse offerte di lavoro su portali di agenzie interinali come Jac Recruitment, Monroe Consulting Group, Rimbun Job, Verity HR e Viventis. Se poi è l’insegnamento delle lingue, in particolare dell’inglese, che vi affascina allora consultate la lista delle scuole internazionali e di lingue presenti sul suolo indonesiano e inoltrate il vostro CV. Infine, alcune informazioni utili sul mondo del lavoro da espatriati in Indonesia le potrete trovare sul sito web di Brian K. O’Malie “Employement in Indonesia as Expat”.

Avviare una propria attività e fare impresa in Indonesia

Possedere e avviare una propria attività in Indonesia come stranieri è assolutamente legale però il procedimento per cominciare un business privatamente da expat potrebbe essere periglioso e a volte anche abbastanza lungo. Ad esempio potrebbero insorgere alcuni problemi nel momento in cui dovrete comprare un terreno per ospitare la vostra attività perché la legge indonesiana non consente agli stranieri di possedere terra in Indonesia, senza contare che per avviare qualsiasi tipo di attività vi verrà richiesto un capitale iniziare di circa 100.000 dollari americani e di prendere contatti con il BKPM (Indonesia Investment Coordinating Board) presso cui dovrete poi inoltrare la vostra richiesta di fare impresa come espatriati in Indonesia. Un buon punto di partenza, come per la ricerca del lavoro, è quello di provare a contattare le associazioni di mestiere presenti in Indonesia e ottenere più informazioni possibile. In secondo luogo, per quello che riguarda la burocrazia, una serie d’informazioni utili le potrete trovare sul sito di “Doing business” alla sezione riguardante l’Indonesia. Infine, un aiuto concreto durante l’apertura del vostro business in Indonesia potrebbero fornirvelo delle aziende private come Hill and Associates o Okusi. Altre informazioni utili sono reperibili sul sito web del Ministero della Finanza indonesiano, su quello del Ministero del Commercio, sulla pagina della Camera di Commercio dell’Indonesia e, infine, sul sito della Camera di Commercio Italiana per il Sud Est Asiatico.

Trovare casa e comprare una proprietà in Indonesia da espatriati

In Indonesia, specialmente negli ultimi anni, la disponibilità di alloggi e appartamenti per espatriati è aumentata considerevolmente. La maggior parte degli expat sceglie la città di Jakarta come meta del suo espatrio e, per trovare un alloggio, normalmente si affida ad agenzie immobiliariche, la maggior parte delle volte, consigliano agli espatriati di non comprare casa ma di affittarla perché, come ribadito anche in precedenza, tecnicamente, è illegale per gli stranieri possedere terreni in Indonesia. Gli expat possono infatti acquistare una casa o un appartamento senza possedere la terra su cui è costruito l’edificio ma pare essere un procedimento abbastanza complicato e difficile. Per quello che riguarda il costo di una sistemazione in Indonesia, considerate comunque che questo paese è più economico rispetto a un qualunque paese occidentale se, ovviamente, non siete alla ricerca di abitazioni di lusso a Jakarta o a Bali. Nel momento in cui si decide di affittare o acquistare una proprietà è consigliato affidarsi, come abbiamo detto, a un agente immobiliare come ad esempio Jakres, Real Estate Indonesia o Real Estate International e, quando poi procederete con la firma del contratto, tenete conto del fatto che i prezzi medi degli affitti per una casa di più di cento metri quadrati in centro a Jakarta si aggirano intorno ai 700 euro al mese, mentre un appartamento con una sola camera da letto potrebbe costarvi persino meno di 200 euro al mese. Se poi vorrete acquistare, il prezzo al metro quadro varia dai 600 fino ai 1000 euro. Una lista di link utili per acquistare, affittare e cercare casa in Indonesia la trovate sul sito web di “Living in Indonesia” mentre, una serie di annunci di case in affitto o in vendita le potete rintracciare anche sul Jakarta Post.

Aprire un conto in banca, assistenza sanitaria e costo della vita in Indonesia

Aprire un conto in banca in Indonesia.

Se siete espatriati in Indonesia e volete aprire un conto in banca potete tranquillamente farlo e, normalmente, diverse banche offrono l’opportunità di apre il vostro conto con valuta locale, la rupia indonesiana, oppure in dollari americani e, alle volte, persino in euro. Per aprire il vostro conto in una banca indonesiana avrete bisogno del vostro visto KITAS unito al passaporto internazionale e del codice fiscale indonesiano: il NPWP. Oltre agli istituti di credito internazionali come Citibank o HSBC, potrete aprire un conto presso la Central Bank of Asia o Banca Mandiri che dovrebbe fornirvi la possibilità di apre un conto con valuta straniera.

Costo della vita in Indonesia

Il costo della vita in Indonesia varia moltissimo a seconda se sceglierete di vivere nelle aree urbane, come Jakarta, Menteng, Kemang e Pondok Indah, oppure nelle zone rurali. Il salario minimo in Indonesia varia dai 500 euro fino ai 1000 euro al mese ma i beni di prima necessità come cibo e vestiti hanno prezzi stracciati e, come spesso accade, se non si sceglie di comprare prodotti importati, il costo della vita in Indonesia è davvero basso. Mangiare fuori in Indonesia può costare al massimo 3 euro e, per quello che riguarda i prezzi relativi a prodotti informatici o tecnologici, i prezzi sono decisamente stracciati. Anche il costo del carburante è decisamente basso, lo scorso febbraio, infatti, la benzina in Indonesia aveva un costo al litro di circa 70 centesimi di euro e, per esempio, assumere un autista per un mese non vi costerà più di 200 euro. Quello che invece potrà avere, alle volte, un costo maggiore sarà iscrivere i vostri figli a scuole internazionali che, per sei anni d’istruzione, potrebbero costarvi da 6000 euro a 10000.

Assistenza sanitaria e assicurazione medica

Il livello dell’assistenza sanitaria in Indonesia non è altissimo e spesso le strutture mediche non soddisfano le aspettative degli espatriati che, normalmente, tendono ad affidarsi a cure private non necessariamente dal costo proibitivo. International SOS e Global Doctor sono i servizi più utilizzati da tutti gli expat in Indonesia perché attivi 24 ore su 24 e perché reperibili nelle maggiori città come Jakarta, Balikpapan e Bali. Ad ogni modo, avere un’assicurazione medica completa è un must per gli espatriati, soprattutto perché, a causa del clima tropicale, la malaria è ancora un problema in Indonesia e, se avete intenzione di trasferirvi in località rurali come Sumatra o Kalimantan, una cura antimalarica è strettamente consigliata, oltre alla sottoscrizione di un’assicurazione medica.

Blog e siti utili per chi vuole espatriare in Indonesia

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