Site icon Mollare Tutto

Mollo Tutto e vado a vivere in Sudafrica: tutto quello che c’è da sapere sul Sudafrica

Ricominciare una nuova vita in Sudafrica. Vivere, lavorare, fare impresa in Sudafrica

La figura carismatica di Nelson Mandela è indissolubilmente legata al paese, il Sudafrica, e alla township (Soweto) dove è nato, ha lottato, ha sofferto e ha poi trionfato come leader della comunità nera, prima, e di tutto un paese, poi. Lui, dopo varie lotte e 27 anni di carcere passati a spaccare pietre, ce l’ha fatta a realizzare il suo sogno: un Sudafrica libero dalla discriminazione razziale (apartheid), dove bianchi e neri possono convivere e prosperare pacificamente. Ora, al di là di questa riuscita, il Sudafrica resta un paese dalle mille contraddizioni e dalle disparità sociali e razziali che non sono ancora sparite del tutto.

Secondo uno studio delle Nazioni Unite il Sudafrica è un paese a reddito medio, dotato di abbondanti risorse naturali e ben sviluppato finanziariamente, giuridicamente, economicamente ed ha ottimi trasporti e risorse energetiche in abbondanza. Il Sudafrica coltiva ed esporta moltissimi prodotti agricoli (dal grano, alla vite, ai cereali, ai frutti tropicali) ed è il primo produttore al mondo di oro, platino, cromo e al quinto posto per i diamanti. Dispone, inoltre, di molti altri minerali preziosi che hanno permesso il suo sviluppo industriale in tutti i settori e hanno visto crescere numerose multinazionali (valga per tutti la famosissima anglo-americana Debeers). Anche per questo motivo Johannesburg è la prima piazza borsistica del continente africano e la terza a livello mondiale. Lunghissime spiagge bianche e vasti parchi ne fanno una destinazione turistica di grande prestigio e interesse. Tutti hanno almeno sentito nominare il grande Parco Nazionale Kruger: la più nota e più antica riserva naturale dove si possono ammirare nel loro ambito i “big five”, i cinque mammiferi più grandi del mondo. Santa Lucia, PilanesburgBlyde River, la rotta panoramica di Mpumalanga, Tsitsikama e la strada dei giardini … racchiudono altrettante bellezze naturali.

Tra le città principali Cape Town (Città del Capo) è la capitale legislativa: vi prevale un clima mediterraneo – ed è qui che si concentra la coltivazione del grano e della vigna – ha un’architettura decisamente influenzata dalla cultura olandese. Pretoria è la capitale amministrativa, detta anche “città giardino”. Bloemfontein è, invece, quella giuridica. Johannesburg, purtroppo la più notoria per l’alto tasso di violenza e micro criminalità, è la più ricca del paese e deve la sua esistenza alla scoperta e allo sfruttamento di vasti giacimenti d’oro. È nelle sue periferie più famose, la township di Soweto che è stata portata avanti e vinta la battaglia contro l’apartheid. Port Elizabeth e East London sono città portuali molto ben collegate ai porti di tutto il mondo. Durban, infine, gode di un tipico clima tropicale che favorisce la coltivazione di mango, ananas e moltissimi altri frutti. È un importante centro balneare sull’Oceano Indiano con bellissime spiagge, usufruibili tutto l’arco dell’anno. Da non dimenticare le moderne e impeccabili infrastrutture, le strade, i trasporti che collegano tutti i centri più importanti del paese.
Dall’abolizione dell’ apartheid nel 1991, quando Mandela fu eletto presidente, il Sudafrica ha fatto passi da gigante sul fronte della modernizzazione e della democratizzazione per ripulire la sua immagine internazionale.

Tuttavia, la lotta all’AIDS, vera e propria piaga nazionale, alla grande criminalità (in centri come Johannesburg), l’eliminazione delle grandi ingiustizie sociali, dove la comunità nera risulta essere ancora perdente, restano le grandi sfide del futuro.

Mollare tutto per vivere e lavorare in Sudafrica

Per entrare in Sudafrica da turisti occorre il passaporto con validità minima di tre mesi e si può restare nel paese per 90 giorni. Per sapere quali siano le possibilità di visti e/o permessi di residenza permanenti è sempre meglio prima di partire rivolgersi all’ambasciata e al consolato ufficiali (http://lnx.sudafrica.it). Le lingue ufficiali sono varie, tra cui l’Afrikaans e l’inglese. Una sciolta conoscenza di quest’ultima lingua è dunque il primo obiettivo quando si prevede di fermarsi in loco a lungo, per un progetto di vita e/o professionale. La moneta è il Rand e, attualmente, 1 Rand corrisponde a 0,1003 euro. Il sistema bancario sudafricano è molto sofisticato e dello stesso livello di molti paesi occidentali. Le cosiddette “big four” dominano il mercato del servizio al pubblico: Absa (www.absa.co.za), FirstRand Bank (www.firstrand.co.za), Nedcor (www.nedbank.co.za), Standard Bank (www.standardbank.co.za). Nonostante gli standard elevati, le banche sudafricane sono spesso accusate di offrire i loro servizi a costi troppo elevati, tra le altre pecche. È consigliabile, dunque, farsi un bel giro informativo prima di decidere dove aprire il proprio conto corrente. Tra i costi da richiedere in assoluto sono quelli dei trasferimenti di denaro all’estero. Una volta residenti, i documenti che dovrete produrre sono: giustificativo di domicilio (bollette o contratto d’affitto), passaporto valido, documento che certifichi le vostre entrate (contratto di lavoro o simili). Una lettera di presentazione della vostra banca può essere d’aiuto. Prendete nota di questo sito (www.oba.org.za/): è un’autorità indipendente preposta per poter intervenire in caso di dispute o problemi di mancati servizi da parte della vostra banca. Per quanto internet sia ben sviluppato in Sudafrica, pochi ne fanno uso per questioni bancarie. Questo perché sono circolate molte voci di “furti” online sui conti correnti. Che si tratti di leggende metropolitane o meno fate, come in ogni situazione, attenzione a quest’aspetto che, può non essere diverso rispetto a molti altri paesi, anche europei.

Il costo del lavoro e la vita a Johannesburg

Il centro di Johannesburg è formato da una griglia rettangolare con stradine strette e antiche. Oggi sono circondate da alti grattacieli pullulanti di uffici; è del resto per questo motivo che l’area viene soprannominata la “Manhattan africana”. È questo il “distretto degli affari per eccellenza di tutto il Sudafrica e non solo. C’è poi la “new-town” (alla lettera città-nuova) ad ovest. Hanno qui sede numerose istituzioni culturali e vari musei. La zona universitaria più famosa è Braamfontein. Come ben noto, all’apoca dell’apartheid attorno alla città c’erano i quartieri “bidonville”, dove veniva segregata la popolazione nera. Oggi, ufficialmente, questi quartieri non esistono più, ma Johannesburg resta una città dove vige una forte separazione razziale e sociale. La maggioranza della popolazione nera vive tutt’oggi nelle township, come Soweto o Alexandra ( è qui che si agglomera la classe media con abitazioni decenti ma si trovano anche le baracche senza acqua corrente ed elettricità). Ci sono poi i nuovi migranti, gli indiani, che vivono nella township di Lenasia. Al di fuori dal centro, le zone “ex-bianche”, diventate poi miste a maggioranza nera sono: Joubert Park, Hillbrow, Bera. Observatory è un altro distretto diventato multirazziale. I bianchi della cosiddetta “middle-class” (classe media) si concentrano ad ovest della città: Briston e Melville. A nord invece, nei “Northern Suburbs” come Parktown e Houghton, si è stabilità l’alta borghesia di razza bianca. Un’idea di alloggio appena si sbarca a Johannesburg può essere quello del flat-sharing (condivisione). Ecco di seguito alcuni siti internet: www.okroommate.com, www.expatfinder.com/. Sul fronte degli affitti, le possibilità sono multiple dal piccolo monolocale alla grande tenuta. Naturalmente, il maggiore fattore che influenza gli affitti è la zona. Un ventaglio di prezzi per Johannesburg può variare da 230/470 € mensili (una camera da letto) a 600/1.300 € (tre camere da letto). Per i prezzi più aggiornati meglio consultare i siti delle agenzie, che offrono anche opportunità d’acquisto:

www.myproperty.co.za, http://johannesburg.gumtree.co.za, www.pamgolding.co.za.

Trovare un lavoro dipendente in Sudafrica può essere difficile (il tasso di disoccupazione è alto) ma non impossibile. I settori portanti dove il lavoro specializzato soprattutto straniero è richiesto sono: le telecomunicazioni, la sanità, l’e-commerce, il turismo, la finanza, l’industria estrattiva, la cosmesi. Tra tutti, i salari nell’IT sono i più elevati (anche perché manca forza lavoro specializzata locale). Attenzione ai permessi, se partite con una promessa di lavoro non sarà un problema ottenere un permesso stando ancora in Italia, se invece partire per cercare lavoro esiste un permesso specifico, ma attenzione alla legge e alle regole stabilite, da rispettare se non si vuole essere “beccato” e rimpatriato per direttissima. Tenete presente che tutto il mondo è paese e anche in Sudafrica per trovare lavorare le “connection” sono importanti. Comunqe, tra i siti più noti per effettuare una ricerca di lavoro figurano: www.ioljobs.co.za, www.findajobinafrica.com, www.bestjobs.co.za, www.careerjunction.co.za. Vi sono poi alcuni giornali online come il Mail & Guardian South Africa (http://mg.co.za), The Times South Africa (www.timeslive.co.za). Tra le agenzie di reclutamento in loco: www.ananzi.co.za.

Il permesso per poter aprire una propria attività in Sudafrica non è difficile da ottenere, ma tenete presente che dovrete avere un capitale di partenza pari a circa 250.000 €. Sul piano ufficiale il Departement Trade and Industry (www.dti.gov.za) può fornire informazioni utili, in inglese, naturalmente. Se è vero che la ricchezza del Sudafrica è fatta soprattutto di diamanti e di altre materie prime provenienti dall’industria estrattiva, il turismo è sempre più in evoluzione. Una carrellata delle attività divise per zone potrà dare un’idea delle opportunità che offre il paese. Città del Capo e tutta la zona occidentale è la sede delle compagnie d’assicurazione e vendita di tutta l’Africa del Sud. Le industrie principali sono il tessile, l’alimentare, le finanze, il vino, il turismo, c’è qui la famosa “rotta del vino” e i vini sudafricani godono di buona fama. Port Elizabeth e East London accolgono soprattutto le fabbriche d’auto. Un porto funzionale e un’imposizione debole ne fanno una zona ideale per aprire un’attività. Durban è il porto più importante del paese, detta anche la “provincia giardino” per le sue coste sub-tropicali, le magnifiche catene montuose, la savana. I punti forti: turismo, agricoltura (zucchero), industria. Lo Stato Libero (Free State), la cui capitale è Bloemfontein, vive delle miniere, l’allevamento e il petrolio sintetico. A Mpumalanga si produce soprattutto carbone. A Limpopo prevalgono le miniere, così come in tutto il nord ovest. È qui che si trovano due Casinò conosciutissimi in tutto il mondo: Sun City e Lost City. Capo Nord, nuova provincia sorta nel 1994, vive anch’essa di miniere.

Italiani in Sudafrica

Ha fatto conoscere al Sudafrica il rito del caffè all’italiana, Andrea Piantelli, che oggi vive a Città del Capo e fa il rappresentante della Lavazza. È molto contento della sua scelta e della vita che conduce in questa città circondata da belle spiagge, per informazioni: andrea.piantelli@gmail.com. Anche su questo sito, tutto in italiano, si possono trovare interessanti notizie sul trasferimento a Città del Capo: www.viverecapetown.com.

Exit mobile version