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Ricominciare una nuova vita in Giappone: le cose da sapere e i siti utili da visitare.

vivere in Giappone

Vivere in Giappone: visti, lavoro, casa, sanità

Non pochi lettori ci hanno chiesto di avere informazioni sul Giappone. Il paese del Sol Levante è indubbiamente terra di fascino, evocatrice di leggende millenarie, e custode di una cultura a tratti enigmatica e lontana; e forse proprio per questo così attraente. E crediamo di non andare molto lontano dal vero dicendo che, uno dei motivi che avvicinano a questo paese, sia proprio un interesse culturale. Ecco una serie di informazioni utili per chi desidera trasferirsi a vivere in Giappone.

La lingua, la scrittura, la pittura, la letteratura, rappresentano un patrimonio a cui, sempre più italiani, desiderano avvicinarsi. Il Giappone è uno di quei luoghi divenuti parte dell’immaginario collettivo a cui attingere suggestioni e, come spesso accade, luoghi comuni. La cinematografia e la letteratura ci hanno regalato quadri talvolta stereotipati che, se da un lato rispondono a verità, dall’altro non rendono giustizia della complessità e ricchezza di questo paese e del suo popolo. È indubbio che stiamo parlando di un popolo e di una civiltà che non smette di offrire spunti di curiosità e voglia di conoscerla. Come dimostrato dall’incredibile numero di blog e siti dedicati a questa terra.

Ma veniamo ad alcune informazioni pratiche che possono essere utili qualora si stia pensando di trasferirsi a vivere da quelle parti. Cominciamo con i permessi di soggiorno, argomento delicato e complesso perché delicato e complesso è ottenerne uno. La politica del governo giapponese in termini di immigrazione è piuttosto rigida e severa per cui programmare un trasferimento è cosa importante e delicata. Il più comune tipo di visto è quello turistico, la cui durata è novanta giorni. Lo si ottiene direttamente in aeroporto mostrando il biglietto aereo di ritorno. Non è previsto un prolungamento di questo visto a meno che non si tratti di una questione di vita o di morte. E restare nel paese senza essere in regola è un’esperienza sconsigliabile che prevede dalla detenzione, al rimpatrio forzato a spese vostre, fino all’interdizione a tornare in Giappone anche per dieci anni.

Lo Student Visa consente di frequentare una scuola di giapponese, anche a livello universitario, a patto che il corso preveda almeno venti ore settimanali. Le pratiche per l’ottenimento di questo visto sono sbrigate dall’istituto in cui si va a studiare. Questo visto consente di svolgere un lavoro part time solo dopo aver ottenuto il permesso dell’istituto che deve avere la garanzia di non veder pregiudicato il livello di rendimento. Insomma può essere un bel modo per cominciare a vivere in questo paese. Per quanto riguarda un vero e proprio visto di lavoro la situazione non è così semplice: intanto i giapponesi non sono così aperti riguardo la possibilità di far lavorare gli stranieri e, in ogni caso, il vostro potenziale datore di lavoro, deve dimostrare la vostra essenzialità in termini professionali.

Ci sono comunque altri tipi di visti a seconda delle professioni o qualifiche con cui pensate di entrare nel paese; tipo il professor visa per insegnanti e professori; il legal/accounting visa per avvocati titolari di studi legali; l’artist visa per musicisti, fotografi e affini; lo specialist in humanities and international service, forse uno dei visti più richiesti dal momento che permette di svolgere un numero piuttosto ampio di professioni. Il consiglio per avere informazioni sul tipo di visti è comunque sempre quello di rivolgersi a consolati e ambasciate.

Trovare lavoro

Come dicevamo prima, non è assolutamente facile. Uno dei settori in cui può valere la pena di cercare un lavoro è quello di insegnante di italiano. Solitamente le scuole non richiedono abilità particolari se non quella di essere madre lingua, che non è un’abilità. Ma le politiche di assunzione variano da scuola a scuola. In ogni caso per lavorare in Giappone dovete avere un datore di lavoro che faccia da garante e almeno dieci anni di esperienza nel settore in cui volete lavorare. E anche così l’esito della vostra domanda di visto non è così scontato.
Non finisce qui: una volta ottenuto il vostro visto dovrete munirvi della Alien card, l’equivalente della carta di identità e da portare sempre con sé. Per ottenerla bisogna rivolgersi all’ufficio circoscrizionale chiamato Kuyakusho, entro novanta giorni dalla data di rilascio del visto. Se poi, durante il vostro soggiorno volete, legittimamente tornare in Italia per qualche giorno di vacanza, dovrete munirvi del re-entry visa, da richiedere all’ufficio immigrazione. Comunque vi vogliamo fornire una lista di siti di ricerca di lavoro che possono essere utili:

Un sito utile e in italiano è sicuramente www.giappone.cc/come-cercare-lavoro-in-giappone.html
Forse non è superfluo ricordare che la conoscenza della lingua giapponese e inglese sono requisito indispensabile per pensare di avere almeno qualche speranza di lavorare qui.

Cercare casa

A detta di molti questo è un campo di ricerca in cui la conoscenza della lingua giapponese è indispensabile. Tokyo e Osaka sono le città che offrono le maggiori possibilità di alloggio per stranieri, ma le pratiche burocratiche non sono semplicissime. Per questo è assolutamente consigliabile rivolgersi alle agenzie immobiliari. Due tra le più affidabili sono la Sakura House e la Oak House. Forse è bene dire che queste due agenzie possono essere d’aiuto nella fase iniziale del vostro soggiorno: le case che mettono a disposizione sono in genere dei piccoli monolocali. Quindi, buon punto di partenza mentre si cerca una sistemazioni più comoda. Leopalace è un’agenzia che offre appartamenti più grandi, sempre per i parametri giapponesi, ma che almeno hanno le caratteristiche di una casa completa; spesso anche ammobiliate, in diverse località del Giappone ma a prezzi non proprio stracciati. In ogni caso pare non esserci alternativa alla consulenza di un’agenzia e il fai da te, quasi sempre, è sconsigliato.

Assicurazione sanitaria

Che siate in Giappone con un visto studentesco, culturale o di lavoro, dovrete obbligatoriamente avere un’assicurazione sanitaria. Per gli studenti, di solito, sono le scuole che si occupano di tutte le pratiche, le cui tasse, in questo caso non sono altissime, dal momento che si presume che uno studente non svolga un’attività produttiva di un grosso reddito. Diverso è il caso se siete lavoratori: la tassazione con cui si partecipa è un po’ più alta ma, di solito, è divisa tra lavoratore e dipendente e va a costituire il Sistema delle Assicurazioni Sociali. Per i ricoveri ospedalieri e le prestazioni in ambulatorio, questa assicurazione consente di spendere una cifra che si aggira attorno al 20% del costo della prestazione. Un ricovero ospedaliero non sarebbe consentito senza questa assicurazione ma, pagando è difficile che siate rifiutati.

Aprire un conto bancario

Per aprire un conto serve un visto studentesco o almeno di lavoro e la Alien Card. Il solo visto turistico non è sufficiente per questa operazione. Alcune banche offrono servizi in inglese e per questo è meglio rivolgercisi. Bisogna ricordare che non sempre però è presente personale che parla inglese, o almeno non per tutto l’orario di apertura della banca. Per cui, almeno all’inizio, è meglio farvi accompagnare da una persona che parla giapponese.
Una delle più consigliate è la Shinsei Bank ma potete cercarne altre. I servizi offerti sono tutti piuttosto simili. Una caratteristica comune sono le commissioni piuttosto alte sui prelievi fatte da sportelli di banche diverse dalla vostra. Questo dovrebbe consigliare di scegliere una banca che abbia una copertura territoriale più vasta possibile. In ogni caso, per ulteriori informazioni al riguardo e anche su aspetti pratici della vita giapponese, vi consigliamo assolutamente questo sito http://gogonihon.com/guida-scuola-giappone/Pagina_principale una vera e propria miniera; molto ben fatto, chiaro, facilmente consultabile e ricco di sezioni.

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