Vivere in Finlandia: le cose da sapere

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Mollare tutto e trasferirsi in Finlandia: il paese del sole a mezzanotte e del colosso Nokia

La Finlandia, paese noto in tutto il mondo per la marca di cellulari e smartphone Nokia, è un paradiso naturale fatto di boschi, laghi, città e piccoli insediamenti sparsi qua e là e totalmente immersi nel verde degli alberi. Per chi ha sempre sognato di andare a vivere nella penisola Scandinava, la Finlandia, a metà tra Oriente ed Occidente – essendo situata infatti tra Svezia, Norvegia e Russia – offre un’affascinante opportunità per vivere in un paese fatto di contrasti dove i cambiamenti climatici e naturali delle quattro stagioni regalano emozioni uniche e dove è possibile ammirare uno degli spettacoli più suggestivi del pianeta: il sole di mezzanotte durante l’estate.

Uno sguardo alla Finlandia

La Finlandia è una Repubblica Presidenziale e, al contrario delle confinanti Svezia e Norvegia, fa parte dell’Unione Europea anche dal punto di vista monetario, infatti, la valuta corrente finlandese è l’euro. Le lingue parlate in Finlandia sono il finnico (finlandese), lo svedese e la lingua sami, ossia la lingua parlata dagli indigeni autoctoni che vivono nel territorio lappone, una regione che si estende per buona parte della Norvegia, Svezia, Finlandia e persino Russia nella penisola di Kola.

Facente parte della regione geografica comunemente conosciuta come Fennoscandia, la Finlandia è uno dei paesi più vicini al Circolo Polare Artico e, per questa ragione, ospita sia un’imponente natura fatta di grandi boschi, quasi 190.000 laghi glaciali e una fauna di orsi bruni, lupi, linci, alci e renne; sia un clima non propriamente temperato e che in certi periodi dell’anno può raggiungere anche i -30 gradi. Il clima rigido di queste zone della regione boreale, le notti bianche nel periodo che coincide con il solstizio d’estate (notti in cui non fa mai veramente buio e in cui il sole tramonta effettivamente solo per pochissimo tempo dando l’impressione che le notti non arrivino mai) e la scarsa popolazione e urbanizzazione di questo stato europeo, hanno fatto sì che negli anni si associasse l’immagine della Finlandia ad un paese freddo, inospitale e famoso per il suo alto tasso di suicidi. In realtà la Finlandia è un paese il cui popolo, per quanto silenzioso e alle volte cupo, sa farsi apprezzare ed amare per la sua onestà ed integrità e in cui, una volta ammirati i grandi arcipelaghi e la natura incontaminata, o dopo aver provato il relax delle saune finlandesi e le prelibatezze gastronomiche come il salmiakki, un dolce nero o marrone scuro un po’ salato a base di liquirizia, e il lörtsy, un tortino di carne sottile a forma di mezzaluna inventato a Savonlinna, nella Finlandia orientale, non riuscirete più ad andarvene.

Oltre che per le sue meraviglie naturali e gastronomiche, la Finlandia è un ottimo paese anche dal punto di vista del welfare e dei servizi sociali. La Finlandia vanta infatti un tasso di alfabetizzazione del 100% e la scuola, oltre ad essere gratuita, fornisce ai suoi alunni materiali didattici, libri di testo, pasti e persino il trasporto per chi risiede a più di 5 km lontano dagli istituti di insegnamento. Anche la formazione superiore, ossia l’università, è gratuita e, anche se vi si accede solo per selezione e dopo aver sostenuto un esame statale, lo stato finlandese offre ai suoi studenti uno stipendio di circa 500 euro al mese, un alloggio e un’infinità di sconti e servizi di ogni genere (ad esempio le biblioteche aperte ventiquattro ore su ventiquattro). Per quello che riguarda il sistema sanitario, la Finlandia, come Svezia e Norvegia, possiede uno dei sistemi più di alto livello del mondo, soprattutto per quanto riguarda l’attenzione ai più piccoli e al settore della pediatria. Anche a livello di parità tra i sessi, la Finlandia è di certo un paese in cui la popolazione femminile è estremamente attiva, rispettata e – alle volte – persino più incisiva di quella maschile. Infine, guardando al mondo lavorativo, la Finlandia, pur possedendo un’economia molto sviluppata, è stata toccata anch’essa dalla recessione economica degli ultimi anni che, nonostante non abbia intaccato né il welfare né il debito pubblico finlandese, uno dei più bassi della zona euro, ha però creato un mondo del lavoro molto flessibile caratterizzato sia da una mancanza di mano d’opera sia da una probabile insicurezza di trovare un posto fisso.