Burocrazia, autorizzazione a risiedere in Polonia e permesso di residenza

La Polonia, facendo parte dell’Unione Europea, permette ai cittadini italiani di trasferirsi a vivere e lavorare sul territorio polacco senza bisogno di visti o permessi particolari, a patto che – passati i tre mesi di residenza nel paese – si registri la propria posizione presso le autorità locali e si faccia richiesta di un permesso di residenza. Questo accadrà per tutti coloro che si trovano nel Paese e che rispettano le seguenti condizioni:

  • sono dipendenti di un’azienda polacca o sono imprenditori;
  • possiedono un’assicurazione medica e abbastanza fondi e risorse finanziare per provvedere a se stessi e a eventuali famigliari che non usufruiranno di assistenza sociale;
  • sono studenti e possiedono le risorse necessarie a mantenersi durante gli studi;
  • hanno sposato un/una cittadino/a polacco/a.

Per essere autorizzati a risiedere in Polonia e richiedere il permesso di residenza, è necessario inviare un documento apposito presso gli uffici appositi e facenti capo al Ministero degli Affari Esteri polacco, ossia i vari Urza;d Wojewódzki provinciali o il Comune della città in cui vi sarete trasferiti (lo Urza;d Miasta) e, una volta fatto questo, si avrà diritto ad una sorta di carta d’identità (la Karta Pobytu) per stranieri in Polonia e al numero identificativo PESEL, due documenti che – fondamentalmente – permetto di risiedere legalmente in Polonia per cinque anni. La procedura di ottenimento di questi documenti dura circa un mese e i costi burocratici, per l’ottenimento del permesso di residenza, si aggirano intorno ai 16,60 euro (circa 69 zloty). Dopo di ché, per ottenere la residenza permanente polacca è necessario inviare un ulteriore documento presso lo Urza;d Wojewódzki regionale/provinciale ma bisogna soddisfare almeno una delle seguenti condizioni: essere sposati con un/una cittadino/a polacco/a; avere vissuto e lavorato nel paese per almeno cinque anni consecutivi; Per maggiori informazioni, collegatevi al portale Eures della polonia, visitate il sito web Foreigners in Poland, navigate sul portale governativo dell’Ufficio per Immigrati stranieri, oppure contattate l’Ambasciata italiana in Polonia o quella polacca in Italia.

Infine, un altro documento che potrà tornarvi utile se avete intenzione di trasferirvi in Polonia è il NIP (una sorta di codice fiscale utile nel momento in cui dovrete pagare le tasse e che si richiede presso il Tax Office polacco.

Trovare lavoro e fare impresa in Polonia

Sempre perché la Polonia fa parte dell’Unione Europea, non avrete bisogno di nessun permesso di lavoro per lavorare in Polonia ma, al contrario, vi basterà firmare un contratto e poi svolgere tutte le questione burocratiche sopra citate riguardanti la richiesta di residenza in Polonia e la registrazione presso le autorità e il governo locale. Per quello che concerne la ricerca di lavoro, cominciate dai vari portali online di ricerca d’impieghi in Polonia, come:

Ma non dimenticate di controllare anche i vari annunci di lavoro su giornali e riviste come RP o Gazeta e, ovviamente, tentate anche con il metodo porta a porta per il quale la conoscenza della lingua polacca è assolutamente fondamentale. L’inglese viene parlato come anche il tedesco e a volte il francese ma sapere la lingua locale, come spesso accade, vi darà molte chance in più.