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Trasferirsi a vivere in Polonia: comprare casa, lavorare e fare impresa

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Vivere in Polonia: comprare casa, lavorare e fare impresa

La Polonia, stato dell’Europa centrale membro dell’UE e con una popolazione di quasi 40 milioni di abitanti, ha – negli ultimi anni – compiuto passi da gigante in fatto di democrazia e stabilità economica, soprattutto dal momento in cui le vestigia comuniste sono state abbandonate e la nazione si è aperta sempre di più ad expat e a una comunità internazionale. Nonostante l’economia polacca sia una delle più performanti d’Europa, la Polonia non è mai stata una popolare destinazione tra gli expat ma, dal momento in cui il Paese è entrato nell’Unione Europea (nel 2004), le statistiche d’emigrazione sono salite vertiginosamente. Sempre più europei decidono di trasferirsi a vivere in Polonia.

La storia polacca è caratterizzata da dominazioni e occupazione straniera oltre che da segni indelebili per quello che è stato il dopo guerra relativo al secondo conflitto mondiale e gli eventi storici che hanno portato ad una ghettizzazione e neutralizzazione della popolazione ebraica in Polonia. Ma, nonostante questo, il popolo polacco ha saputo tirarsi su e creare, soprattutto negli anni ’90, i presupposti per quella che è oggi la Repubblica della Polonia democratica ed economicamente soddisfacente.

C’è chi sostiene che la Polonia sia tra i pochi paesi dell’UE a non aver sentito la crisi finanziaria ed economica cominciata nel 2008 e che, anzi, proprio grazie ai fiorenti investimento stranieri, l’economia polacca sia simbolo di virtuosismo. Le opportunità di lavoro sembrano infatti essere in aumento ma attenzione perché non è tutto oro quello luccica. Infatti, anche la Polonia ha i suoi problemi, come una burocrazia a volte paralizzante, rapporti di lavoro sterili e stipendi decisamente bassi (ma recentemente paragonati agli stipendi medi della zona di Napoli) seppur per una nazione dal costo della vita molto basso.

Per quello che concerne i servizi, l’assistenza sanitaria polacca è adeguata, anche se il governo spende pochissimo per incentivarla, e il sistema educativo ha subìto alcuni cambiamenti positivi e che hanno portato a lezioni gratuite per i bambini residenti nel Paese o la possibilità di usufruire di alcune scuole internazionali.

L’ambiente sociale e di vita quotidiana della Polonia è abbastanza conservatore e possiede ancora oggi fortissimi valori famigliari e i giovani polacchi sono moderni, socievoli e quasi tutti molto ferrati a livello di lingue straniere (tedesco e inglese). Inoltre, i grandi centri cosmopoliti della Polonia, come Varsavia e Cracovia, stanno facendo del loro meglio per ampliarsi a livello internazionale e offrire spunti e attività culturali d’avanguardia o anche solo punti di socializzazione come moderne caffetterie, ristoranti, pub e discoteche.

Decidere di trasferirsi in Polonia – provenendo da una cultura di tipo mediterraneo – potrebbe non essere la cosa più semplice da compiere ma, con un po’ di buona volontà e un atteggiamento ottimista, siamo sicuri che la Polonia saprà accogliervi e che il percorso di integrazione non sarà così complicato anche se non immediato.

Burocrazia, autorizzazione a risiedere in Polonia e permesso di residenza

La Polonia, facendo parte dell’Unione Europea, permette ai cittadini italiani di trasferirsi a vivere e lavorare sul territorio polacco senza bisogno di visti o permessi particolari, a patto che – passati i tre mesi di residenza nel paese – si registri la propria posizione presso le autorità locali e si faccia richiesta di un permesso di residenza. Questo accadrà per tutti coloro che si trovano nel Paese e che rispettano le seguenti condizioni:

Per essere autorizzati a risiedere in Polonia e richiedere il permesso di residenza, è necessario inviare un documento apposito presso gli uffici appositi e facenti capo al Ministero degli Affari Esteri polacco, ossia i vari Urza;d Wojewódzki provinciali o il Comune della città in cui vi sarete trasferiti (lo Urza;d Miasta) e, una volta fatto questo, si avrà diritto ad una sorta di carta d’identità (la Karta Pobytu) per stranieri in Polonia e al numero identificativo PESEL, due documenti che – fondamentalmente – permetto di risiedere legalmente in Polonia per cinque anni. La procedura di ottenimento di questi documenti dura circa un mese e i costi burocratici, per l’ottenimento del permesso di residenza, si aggirano intorno ai 16,60 euro (circa 69 zloty). Dopo di ché, per ottenere la residenza permanente polacca è necessario inviare un ulteriore documento presso lo Urza;d Wojewódzki regionale/provinciale ma bisogna soddisfare almeno una delle seguenti condizioni: essere sposati con un/una cittadino/a polacco/a; avere vissuto e lavorato nel paese per almeno cinque anni consecutivi; Per maggiori informazioni, collegatevi al portale Eures della polonia, visitate il sito web Foreigners in Poland, navigate sul portale governativo dell’Ufficio per Immigrati stranieri, oppure contattate l’Ambasciata italiana in Polonia o quella polacca in Italia.

Infine, un altro documento che potrà tornarvi utile se avete intenzione di trasferirvi in Polonia è il NIP (una sorta di codice fiscale utile nel momento in cui dovrete pagare le tasse e che si richiede presso il Tax Office polacco.

Trovare lavoro e fare impresa in Polonia

Sempre perché la Polonia fa parte dell’Unione Europea, non avrete bisogno di nessun permesso di lavoro per lavorare in Polonia ma, al contrario, vi basterà firmare un contratto e poi svolgere tutte le questione burocratiche sopra citate riguardanti la richiesta di residenza in Polonia e la registrazione presso le autorità e il governo locale. Per quello che concerne la ricerca di lavoro, cominciate dai vari portali online di ricerca d’impieghi in Polonia, come:

Ma non dimenticate di controllare anche i vari annunci di lavoro su giornali e riviste come RP o Gazeta e, ovviamente, tentate anche con il metodo porta a porta per il quale la conoscenza della lingua polacca è assolutamente fondamentale. L’inglese viene parlato come anche il tedesco e a volte il francese ma sapere la lingua locale, come spesso accade, vi darà molte chance in più.

Fare impresa in Polonia

La Polonia gode di buonissimi rapporti economico-politici con l’Italia e, oltre tutto, per chi ha intenzione di investire in questo paese, è bene sapere che esistono anche delle Zone Economiche Speciali(prolungate sino al 2026) pensate proprio per attirare eventuali investitori stranieri. Inoltre, vista la sua dimensione e la crescita economica, la posizione geografica, la presenza di un capitale umano e la possibilità di sfruttare finanziamenti UE, la Polonia sta subendo un buon incremento da parte degli investitori stranieri.

La prima cosa da fare per avviare una propria impresa in Polonia è ottenere, se già non lo si possiede, il numero identificativo PESEL, quello che si ottiene registrando la propria residenza e posizione in Polonia. Dopo di ché, dovrete decidere che tipo di business vorrete avviare (libero professionista, società a responsabilità limitata, società per azioni, etc.) e, ovviamente, in che ambito, per poi registrare (anche online) la vostra nuova compagnia o società presso il CEIDG dove potrete ottenere anche assistenza nel caso in cui compilare i vari moduli sia per voi complicato. Una volta compiuto questo passo, non vi resterà che registrare la vostra impresa anche presso il Krajowy Rejestr Urze;dowy Podmiotów Gospodarki Narodowej (L’Ufficio Nazionale e Registro delle Imprese e Industrie in Polonia) e riceverete così un altro numero identificativo, il REGON. Registrata la vostra società, otterrete poi il NIP (il codice fiscale polacco per pagare le tasse) se già non lo possedete e poi dovrete solo registrare voi stessi e i vostri eventuali impiegati presso la previdenza sociale polacca, lo ZUS. Maggiori informazioni sono reperibili presso la Camera di Commercio italiana in Polonia, il Ministero degli Affari Esteri polacco, la Camera di Commercio polacca e lo sportello unico per la Polonia.

Infine, per quello che concerne i mercati attivi in Polonia e sui quali investire, abbiamo:

Trovare un alloggio e comprare casa in Polonia

Trovare casa e comprarla (da stranieri) in Polonia non è particolarmente difficile, infatti, vi basterà trovare la proprietà immobiliare che più desiderate – tramite agenzia immobiliare o guardando annunci di privati online o su riviste specializzate – e poi procedere con la compravendita. Da stranieri ma cittadini dell’UE vi sarà solo richiesto di ottenere un permesso MIA, tramite il Ministero dell’Interno polacco, e poi potrete comprare proprietà immobiliari e territoriali. Dopo di ché, per quello che concerne la compravendita, vi sarà utile affidarvi alle cure di alcuni professionisti (un avvocato ed un notaio) che, possibilmente, parlino anche l’inglese, in modo da non cadere in tranelli burocratici e cavilli legali, e poi procedere con l’acquisto. Infine, al momento di comperare una proprietà, considerate che l’IVA in Polonia è del 23%, che i costi totali (tra tasse, notaio e altre eventuali imposte sulla proprietà) saranno compresi tra il 5 e l’8 percento del valore totale dell’acquisto immobiliare e che i prezzi al metro quadrato si aggirano intorno ai 1.200 – 1.700 euro e che i prezzidegli affitti variano invece dai 260 sino ai 700 euro mensili a seconda del tipo di appartamento o casa e della città in cui andrete a vivere.

Aprire un conto corrente, assicurazione sanitaria e costo della vita in Polonia

Aprire un conto in una banca polacca

La prima cosa da sapere quando si vuole aprire un conto in banca polacca è che la moneta della nazione è lo zloty, nonostante la Polonia faccia parte dell’Unione Europea, ancora non ne fa parte a livello fiscale-monetario. In secondo luogo, a livello di servizi di banking, la Polonia non è molto differente dall’Italia e quindi aprire un conto in banca non sarà un’operazione da più di una mezz’oretta e avrete bisogno solo di un documenti d’identità e del vostro permesso di soggiorno. Le banche più inflazionate in Polonia sono Mbank e Bank Polski, oltre alle varie HSBC e Citibank internazionali.

Assistenza sanitaria in Polonia

Grazie alla Tessera Sanitaria Europea, potrete accedere a qualunque tipo di servizio medico di primo soccorso o urgente quasi o (totalmente) gratuito in un ospedale pubblico polacco. Se poi starete lavorando in Polonia o avrete la residenza, allora avrete anche diritto all’assistenza pubblica nazionale che, nella maggioranza dei casi, risulta essere abbastanza soddisfacente. Poi, alcuni expat in Polonia preferiscono anche ricorrere a un’assicurazione medica privata perché, alle volte, le procedure lunghe e lo standard qualitativo rendono il servizio sanitario inadeguato per gli stranieri, ma questo dipende dalla singola persona e dalle varie patologie che, normalmente, presenta.

Costo della vita in Polonia

Bisogna dire che il costo della vita in Polonia non è particolarmente elevato e che, se compariamo il costo della vita nella capitale polacca Varsavia con quello della capitale italiana Roma, otteniamo che vivere in Polonia costa circa il 41% in meno. Infatti, mangiare fuori non vi costerà più di 30 euro per un pasto costoso o anche meno di 5 euro per un pasto in un locale economico; i beni alimentari, in alcuni casi, hanno un costo che si aggira intorno alla metà di quello che potreste trovare in Italia; le spese di mantenimento di una casa (acqua, luce, gas e Internet) sono di circa 130 euro al mese ma gli affitti sono piuttosto economici (soprattutto in zone rurali o periferiche delle città) e i trasporti sono anch’essi abbastanza economici e si aggirano intorno ai 30 euro al mese come massimo per un abbonamento mensile.

Siti web e blog utili per chi vuole espatriare in Polonia

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