L’inglese è parlato da tutti i suoi 5 milioni di abitanti, ma anche le altre lingue sono rispettate e rappresentate.

Certo, questa città/paese è retta con il pugno di ferro, da una classe politica molto autoritaria (definirla dittatura è forse troppo forte, ma non siamo lontani) che decide tutto e stabilisce le regole di vita dei suoi abitanti.

Ricordiamo, a mo’ di aneddoto, ma è del tutto vero, che a Singapore è strettamente vietato fumare anche per strada (esistono solo alcune aree ben definite) e … masticare chewing-gum. La vendita è proibita e chi ne ha in borsa, arrivando a Singapore, dovrà dichiararle alla dogana e pagare una tassa. Anche se la misura è dettata dal fatto di voler mantenere la città perfettamente pulita (i chewing-gum sono difficilissimi da rimuovere) … questo vi dà l’idea di come funzioni il paese che avete intenzione di esplorare: nel bene e nel male!

Atraverso il sito dell’ente del Turismo di Singapore (www.yoursingapore.com) e il Singapore Tourism Board (https://app.stb.gov.sg) troverete una valida porta d’entrata per il paese.

Mollare tutto per vivere e lavorare a Singapore

Visti e permessi

Entrare nel paese da turista non è complicato per i visitatori provenienti dall’Europa e da alcuni paesi del Commonwealth. I documenti necessari sono: passaporto valido per 6 mesi dalla data del ritorno; biglietto aereo di andata e ritorno; mezzi economici per sussistere per il periodo di permanenza. Con questi documenti, sarà possibile soggiornare a Singapore per un periodo inferiore ai 3 mesi. All’arrivo, le autorità concedono automaticamente un permesso “Social Visit Pass”.

Una volta in possesso di questo “pass”, si può ricevere un’estensione di 2 mesi ulteriori. La richiesta va fatta all’Ufficio Immigrazione: www.ica.gov.sg

Questo tipo di permesso è strettamente turistico e non concede la possibilità di lavorare.

Per il lavoro occorrono dei visti che saranno facilmente concessi se si parte per Singapore con un contratto di lavoro in tasca. In questo caso fortunato, i tipi di visti che si possono ottenere sono 4 e dipendono dallo stipendio (e da qui si comincia a capire che a Singapore sono precisissimi, fino a sfiorare la pignoleria). Il pass P1 (per i dirigenti e i quadri altamente qualificati) corrisponde a una remunerazione mensile pari ad almeno 4.500 € ed è valido per 1-2 anni, rinnovabile; il pass P2 (molto simile in tutto e per tutto al P1) per uno stipendio mensile compreso tra 2.230 e 4.500 €; il pass Q1 è rilasciato per stipendi che vanno dai 1.590 ai 2.230 € mensili; il pass S (per i lavoratori mediamente qualificati ma con qualche competenza specifica), per stipendi mensili equivalenti a poco più di 1.000 €.