Valuta e conto in banca

La valuta è il dollaro di Singapore (SDG) corrispondente a 1,568€. Per evitare spese consistenti è utile aprire un conto in loco e le banche a disposizione, di cui molte internazionali, non sono poche. Tra queste: D.B.S. Bank (www.dbs.com.sg), City Bank Singapore (www.citibank.com.sg), HSBC Singapore (www.hsbc.com.sg), OCBC Bank (www.ocbc.com)

I documenti da fornire sono: passaporto, lettera di presentazione del datore di lavoro, estratto conto della propria banca. Si può aprire un conto in valuta. La maggioranza delle banche esige un deposito, la cui cifra varia da banca a banca. Il rilascio della carta di credito vera è propria è sottomessa a regole molto rigide: bisogna che il richiedente sia in possesso di un permesso di lavoro di un minimo di 9/12 mesi e possa giustificare un salario mensile pari ad almeno 19mila euro. Vi verrà invece rilasciata facilmente una carta a debito (N.E.T.S.) con cui poter ritirare denaro presso i bancomat e pagare nei negozi.

Il costo della vita, l’immobiliare, il lavoro a Singapore

Immobiliare

Gli alloggi a Singapore sono di solito di alto standing: si va dalla villetta agli appartamenti in “condominiums” (in grattacieli svettanti), equipaggiati spesso di piscina, sale da sport, campo da tennis.

Gli affitti, a fronte di stipendi abbastanza alti, sono certamente alti: circolano, in media, cifre attorno ai 2.500 € (per un bilocale). Per avere un’idea dei prezzi di vendita, si può consultare una delle agenzie più note www.propertyguru.com.sg e capire dal sito del governo dedicato alla casa se si può aver diritto a una residenza con affitto “facilitato” o acquistare con aiuti appartamenti a partire da 90.000€ (3 camere da letto): www.hdb.gov.sg

Altri siti per acquisto e affitto di beni: www.easyroommate.com.sg e www.share-accommodation.sg (per annunci di appartamenti in condivisione, pratica molto in uso tra gli occidentali); www.century21.sg; www.sgadsonline.com

Lavoro

Importante piazza finanziaria dell’Asia, Singapore è una potenza dinamica e competitiva. I settori d’attività sono vantaggiosi e il sistema di tassazione relativamente basso (per gli espatriati siamo attorno al 15/18%). Certo Singapore attira ogni anno migranti dall’occidente e dall’Europa, ha ormai un buon vivaio di locali specializzati che hanno studiato nelle migliori università e, da tenere in conto, le aziende straniere sono sempre meno propense a pagare ai dipendenti espatriati cifre esorbitanti per il trasferimento. La ricerca del lavoro, dunque, si gioca sul campo ad armi più o meno pari con i singaporiani.