Costo della vita negli Stati Uniti
Il costo della vita negli Stati Uniti varia da regione a regione e da città a città. I centri cosmopoliti principali – indipendentemente dalla posizione geografica – come New York , San Francisco e Los Angeles sono i posti più costosi per vivere perché il costo della vita in una grande città può arrivare ad essere persino costoso per il 50% in più rispetto a quello della media nazionale. Per compensare, i salari sono in aumento e sono aumentati negli ultimi anni, specialmente nelle città, ma spesso non sono comunque proporzionati al costo della vita cittadina. In media, le spese sono minori che in alcuni paesi dell’Europa occidentale ma, tuttavia, alcune spese sono maggiori. Però, la benzina è molto più conveniente che in Europa ma viene consumata anche in maggior misura, inoltre, il riscaldamento e la climatizzazione sono anch’essi ampiamente utilizzati e possono diventare anche abbastanza costosi. In media, un pasto a metà prezzo per due sarà di circa 50 dollari americani, un auto costa intorno ai 10.000 dollari americani e una lattina di coca cola 1 solo dollaro americano. Lo stipendio medio si aggira però intorno ai 2.200 euro al mese e le utenze mensili, comprensive di Internet, si aggirano intorno ai 150 euro.
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- Costo della vita negli Stati Uniti
- Vivere da pensionati negli Stati Uniti
- I siti/blog che parlano italiano
Vivere da pensionati negli Stati Uniti
Non esiste un visto particolare per “pensionati” che desiderino trascorre tutta o buona parte della loro vita di meritato riposo in panciolle e magari sotto il sole battente della Florida. Le procedure sono o la richiesta per un visto di residenza permanente (può prendere anni) o decidere di passare un tempo determinato (ad esempio l’inverno) negli USA. Il “tempo massimo” concesso è di sei mesi di fila nell’arco di un anno e il tipo di visto è il turistico “B”. Certo, c’è sempre da prendere in considerazione che il sistema sanitario è molto caro (tra i più cari al mondo) e che per qualsiasi tipi di intervento d’emergenza il conto può risultare salatissimo. Quindi, bisognerà premunirsi e acquistare un’assicurazione sanitaria privata. Per il delicato tema delle tasse, tra Stati Uniti e Italia vige il trattato della non doppia imposizione. In generale vale la regola secondo la quale se la pensione è percepita in Italia e si è residenti all’estero la tassazione avverrà soltanto in Italia. Per essere certi di “non sgarrare”, è sempre bene informarsi presso l’Agenzia delle Entrate e il Patronato ACLI in America.
I siti/blog che parlano italiano
Sono tanti e vari i blog scritti e gestiti da italiani che vivono negli USA. Non potendo citarli tutti, ne abbiamo selezionati alcuni tra quelli che ci sembravano più interessanti e utili, ma siamo certi di averne tralasciati molti altrettanto ben fatti. Non resta che digitare la parola chiave giuste nel motore di ricerca e la rete degli italiani espatriati negli States, e desiderosi di condividere le loro esperienze, sarà a portata di un click. Roberto Mazzoni, si è ricostruito una “nuova vita” in Florida e sul sito www.voglioviverecosi.com redige una rubrica scritta molto bene e ricca di indicazioni pratiche per chi intenda seguire le sue orme. Sono giovani, spigliati, divertenti e aggiornatissimi su tutto quanto avvenga nella “Grande Mela” i curatori di www.inewyork.it: da consultare senza indugi se si cerca una bussola digitale quando si approda nel cuore palpitante dell’America. Il sito www.viverelavoraremiami.com offre molti spunti per chi cerca lavoro a Miami, mentre Vincenzo, di base a Philadelphia, ha improntato il suo sito tutto sulla sua città d’elezione. Lo consigliamo: www.vivereinusa.com.