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Trasferirsi a vivere, lavorare o fare impresa alle Seychelles: tutto quello che c’è da sapere

andare a vivere alle seychelles

Mollo tutto e vado a vivere alle Seyechelles: i visti, il lavoro, il clima, la valuta e molto altro sulle Seychelles

Seychelles….quando il sogno di scappare diventa oceanico

Le 115 isole disseminate nell’Oceano indiano possono essere il famoso paradiso perduto verso cui tendere quando si pensa di cambiare vita, paese e orizzonte.

L’arcipelago dall’allure atemporale tanto conosciuto in tutto il mondo – e dai vacanzieri del pianeta intero – è una delle ultime frontiere e promette avventura, bellezze naturali da capogiro e natura, a tratti, ancora selvaggia. Un clima caldo ma non estremo (la temperatura raramente scende sotto i 24º e sale sopra i 32º) facilita, inoltre, la visita o la vita lungo tutto l’arco dell’anno. Questo vero e proprio melting pot di razze e culture (dai coloni europei, agli ex schiavi liberati, agli arabi, i persiani, i cinesi e gli indiani) è governato oggi da una Repubblica presidenziale. La maggioranza creola ha comunque il sopravvento e il creolo è appunto una delle tre lingue ufficiali delle Seychelles, assieme all’inglese e al francese. Ma molti abitanti delle isole parlano anche italiano e tedesco (e non c’è da stupirsi viste le migliaia di turisti che dal nostro paese si riversano su queste belle spiagge). Tra le isole più organizzate e frequentate: Mahé, Praslin, La Digue, Alphonse, Desroches. Mahé, l’isola principale, ospita la più piccola capitale del mondo, la città di Victoria, ed è anche l’epicentro della vita culturale ed economica del paese.

Praslin è la seconda isola per dimensione con una vegetazione tanto eccezionale da essere varie volte definita come il paradiso terrestre in terra. E basta addentrarsi nella foresta Vallée de Mai, dove svettano gigantesche palme da cocco, le rarissime Coco de Mer, per rendersene conto. Una delle più belle spiagge del pianeta si estende lungo le sue coste: Anse Lazio. È qui che si può gustare il meglio della cucina creola mentre si assiste a un bellissimo tramonto oceanico con i piedi affondati nella sabbia. La Digue, a soltanto mezz’ora di traghetto, offre poi un vero e proprio stile di vita isolano: ritmi lenti (o semplicemente giusti!) e bicicletta come mezzo principale di locomozione.

Victoria – dal nome della regina d’Inghilterra – è una deliziosa cittadina che dona sul mare, ai piedi di falesie granitiche, circondata da vegetazione. La vita è piacevole e tranquilla tra le vie e le costruzioni in cui sopravvivono le tracce del passato coloniale. Il centro dello shopping si riunisce nelle larghe strade che convergono verso “Clock Tower” (copia in dimensioni ridotte dell’orologio di Vauxhall bridge a Londra). E per quanto riguarda il cibo, preparatevi a grandi scorpacciate di riso e pesce (polpi, granchi, gamberetti), i frutti tropicali poi – mango, cocco, papaya, banane – sono il “pane quotidiano”. Climaticamente, il tempo è caldo umido da novembre a aprile (stagione delle piogge), più fresco, secco e ventoso da maggio a ottobre (stagione dei venti alisei).

Mollare tutto per vivere e lavorare alle Seychelles

Per poter essere ammessi in questo “paradiso perduto”, basta il passaporto valido fino alla data del ritorno o della continuazione del viaggio, un indirizzo di alloggio (hotel o altro), un biglietto aereo per il ritorno e delle risorse economiche per mantenersi in loco: all’arrivo, le autorità d’immigrazione concedono un permesso turistico valido un mese e prolungabile fino a tre mesi. Il permesso turistico è poi rinnovabile di tre mesi in tre mesi per un massimo di dodici, fino a che si resti turista. Per ulteriori informazioni, esenzioni, permessi di soggiorno e tutte le questioni attinenti all’immigrazione, contattare l’Ufficio d’Immigrazione locale (info@immigration.gov.sc). Per quanto riguarda l’Ambasciata italiana competente, invece, bisognerà fare ricorso a quella che ha sede in Africa (Kenya): www.ambnairobi.esteri.it. Per informazioni di tipo turistico, il sito ufficiale è: www.seychelles.travel.
Non finiamo mai di dirlo, quando si pensa di espatriare, oltre a cercare di pianificare bene il viaggio per evitare brutte sorprese, bisogna equipaggiarsi linguisticamente. Per le Seychelles non siete obbligati a imparare il creolo (la lingua più diffusa), ma almeno l’inglese o il francese dovete proprio masticarlo, soprattutto se l’idea è quella di stabilirsi a vivere per un lungo – o breve – periodo. La valuta nelle Seychelles è la rupia: 1 rupia = 0,054 euro. La banca più importante è la Central Bank of Seychelles (www.cbs.sc). Il sistema delle tasse è estremamente favorevole alle Seychelles, addirittura paradisiaco: non vi sono tasse sui redditi (ma ve ne sono altre, naturalmente, come quelle sulla casa o gli affitti che si percepiscono). Dal punto di vista delle società, se queste non sono residenti e non producono redditi provenienti dall’isola, vige l’esenzione ed è per questo che ci troviamo di fronte a uno dei più grandi bacini di società offshore. Che agli italiani le Seychelles piacciano, non vi sono dubbi. Sono già alcuni anni che i connazionali sono il secondo gruppo di turisti stranieri più numeroso (dopo i francesi). E fin che si tratta di scegliere lo splendido arcipelago come meta di vacanza, tutti sono d’accordo. Per una sosta più lunga e un’esperienza di vita e lavoro, bisogna però partire preparati e vedere su quali binari può arrivar il treno dell’espatrio che vi porta verso una meta paradisiaca. Il sistema sanitario è adeguato, ma tenete presente che in alcune isole non esistono strutture ospedaliere. Per chi dovesse avere seri problemi di salute, l’evacuazione è l’unica soluzione e prevedere un’assicurazione sanitaria che copre anche questi costi può essere prudente, se non consigliato.

Il costo della vita e il lavoro

Da un punto di vista europeo o americano il costo della vita può risultare meno elevato che in patria, ma rispetto alla zona le Seychelles sono care e non c’è da stupirsene, visto che è il posto maggiormente frequentato dai turisti di tutto il mondo. Per quanto riguarda l’alloggio, purtroppo, gli stranieri subiscono parecchie restrizioni. È possibile comprare case e terreni, ma bisogna poi vivere sul posto. Per i “non-seychellesi” vige un divieto di leasing o affitto della proprietà. Inoltre, durante una trattativa d’acquisto si può essere “obbligati” ad acquistare con il tasso di scambio “ufficiale”, che può essere artificialmente alto. Gli affitti, sono abbastanza ragionevoli (contate con almeno 650 euro per una casa con 3 camere da letto) l’ideale è contattare le varie agenzie locali: www.agenceimmo-seychelles.com, www.arrivaseychelles.com, www.immobilier.sc, www.edenisland.sc.

Non è facile trovare un “lavoretto” tanto per sbarcare il lunario alla Seychelles e se non si riesce ad “acquistare” un permesso di lavoro (GOP, ovvero Gainful Occupation Permit) non c’è niente da fare: il costo è di circa 30 euro per attivare il processo e di 80 circa al mese per mantenerlo. L’attività portante, per chi si lasci tentare dal fai da te, è comunque il turismo. Il Seychelles Investment Bureau può essere un buon ricorso per cercare di districarsi tra opportunità e incentivi verso i nuovi investitori. I siti da visitare sono: www.sib.gov.sc o www.investinseychelles.sc.

Italiani alle Seychelles

Fino ad oggi gli italiani alle Seychelles ci sono andati più che altro per turismo, ma chissà che l’idea di fare un volo in una terra tanto esotica, lontana e paradisiaca non colga proprio uno dei nostri lettori. Comunque niente paura. Nel caso in cui la scelta cada proprio sull’arcipelago più famoso del mondo, il classico angolo italiano dedicato alla pizza c’è. Sia a la Digue (at Gregoire’s) che a Port Victoria (da Ciro) potrete cominciare a visitare il vostro nuovo paese d’adozione addentando una sana porzione di pizza margherita made in Napoli.

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