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Trasferirsi a vivere, lavorare o fare impresa in Austria: le cose da sapere

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Austria, un alto tenore di vita nel cuore dell’Europa

Gli accampamenti delle legioni romane sono all’origine delle principali città austriache: Vienna, Salisburgo, Linz e Klagenfurt.

Sono invece nove i Länder (una sorta di macro-regioni) che compongono lo Stato Federale: Vienna, Bassa Austria, Alta Austria, Burgenland, Carinzia, Salisburgo, Stiria, Tirolo, Voralberg.

Siamo con l’Austria nel cuore dell’Europa e in un vero spazio di transito tra i grandi centri economici e culturali europei, ai quali il paese si collega con una rete stradale, ferroviaria e fluviale (il Danubio), unita oggi al Reno attraverso il canale d’Europa.

Per tre quarti il territorio è ricoperto di montagne (Prealpi e Alpi), mentre le regioni subalpine offrono qualche pianura stretta e il bacino del Danubio, lungo il quale degustare gli ottimi vini bianchi che si producono con uve autoctone coltivate nelle zone collinari.

Tra le regioni, quella di Vienna, la capitale, è la più piccola ma quella più densamente abitata. È questo, inoltre, il principale centro amministrativo, culturale, commerciale del paese e un importante porto fluviale. Questa splendida e languida città è sede di numerosi edifici d’epoca barocca e musei di grande interesse, come il Kunsthistorisches Museum e l’Albertina. Per non parlare dei suoi caffè d’inizio secolo scorso, i locali tipici, Hueriger, dove si degusta il vino fresco dell’anno in corso, il palazzo dell’opera da dove si può facilmente immaginare sfilare la nobiltà viennese alla fine di una rappresentazione in epoca imperiale, ma anche i quadri di Kokoschka, Klimt, Gerst conservati nel Leopold Museum. il Prater (parco e polmone verde della città) con la sua famosa ruota panoramica e Mariahilfer Strasse, principale arteria dello shopping, il sontuoso castello di Schönbrunn nella cui modernissima piscina ci si può tuffare in estate, e il bellissimo lungofiume del Danubio, che in primavera e in estate vive di vita propria, completano questa rapida panoramica.

Tra le altre città principali, Graz, capitale della Stiria, è bagnata dal fiume Mura e circondata dalle Alpi. Centro di un importante smercio di vini, frutta e cereali, Graz produce acciaio, strutture per le ferrovie, pezzi meccanici, veicoli; è sede di castelli dell’XI secolo, chiese e cattedrali gotiche.

Innsbruck, nota stazione sciistica e importante centro commerciale, è la capitale del Tirolo. Linz, nell’Alta Austria, è anch’essa città “del Danubio”. Siderurgia, raffinerie e petrolio sono le sue attività preponderanti. Salisburgo, notissima agli studenti Erasmus, si trova ai piedi delle Prealpi. Città d’arte e celebre per i suoi festival annuali di musica dedicati a Mozart – hanno luogo due volte l’anno in gennaio e in agosto – conta con numerosi monumenti prestigiosi.

L’Austria è tra i paesi verso i quali si stanno dirigendo i giovani “europei in fuga dall’Europa del sud”, che dal punto di vista del lavoro non ha, al momento molto da offrire, se non nulla. Anche se in minor misura rispetto a Germania, Gran Bretagna e Svizzera, il paese è gettonato dai connazionali – soprattutto la capitale – e offre un tasso molto basso di disoccupazione (poco sopra al 4%, il che significa praticamente il pieno impiego), una buona organizzazione dello Stato che è “al servizio dei suoi cittadini”, un rapporto eccellente della popolazione con il territorio e opportunità per chi abbia voglia di darsi da fare.

Vienna poi, la capitale, è nota per offrire una qualità di vita molto elevata e, paragonata ad altre capitali europee, molto più economica, sia per quanto riguarda l’immobiliare, che il costo della vita.

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Lo spazio Shengen permette agli italiani di varcare tranquillamente i confini tra i due paesi semplicemente con la carta d’identità. Dunque, pochi o scarsi sono i problemi di carattere burocratico. Ricordate soltanto di andare a registrarvi presso l’ufficio di polizia locale dopo tre giorni dall’approdo in terra austriaca. Si tratta di una pratica snella e che, di solito, fila liscia senza intoppi. Se vi fermate oltre i tre mesi – come dovrebbe essere il caso se state pensando a un espatrio in piena regola – dovete richiedere una sorta di documento di riconoscimento (EWR-Lichtbildausweis) che include il permesso di soggiorno. Se non si ha ancora un lavoro al momento della richiesta, il permesso vale 6 mesi, mentre se si lavora già, questo vale 5 anni ed è rinnovabile. L’Ambasciata austriaca in Italia (www.bmeia.gv.at/it) e i consolati vi daranno le prime informazioni utili, così pure come l’Ambasciata italiana di Vienna (www.ambvienna.esteri.it). Un sito utile per la modulistica di questo genere di tematiche è anche: www.help.gv.at (in tedesco e inglese). Per le informazioni più generali sul paese e quelle di tipo turistico, inoltre, sarà utile rivolgersi all’Ente Nazionale Austriaco per il Turismo (www.austria.info/it).

La lingua ufficiale è il tedesco e, volenti o nolenti, dovrete impararlo se volete cercare e trovare un lavoro di qualità. Vero è che nel settore turistico, gastronomico e, soprattutto, nell’IT basta anche l’inglese, tanto per incominciare, ma dovrete avere un’ottima padronanza della lingua … in caso contrario, non vi resta che mettervi sotto con libri, dizionari, corsi presso i diversi centri culturali e/o corsi online.

Se il motivo del viaggio è, inizialmente, turistico, il modulo 111 (o la Tessera Europea di Assicurazione Malattia, se già in vigore in questo paese) da richiedere prima di partire vi permetterà di ottenere l’assistenza sanitaria durante il soggiorno in Austria. Quando lavorerete, poi, con contratti regolari, avrete diritto alla previdenza sociale che prevede anche la copertura per cure sanitarie di base, alcune specialistiche (tra cui il dentista), ospedaliere e l’acquisto delle medicine. La tessera sanitaria (Sozialversicherungskarte) recante il numero di assicurazione sociale e la data di nascita vi verrà consegnata automaticamente, una volta impiegati. Se siete lavoratori indipendenti, la registrazione dovrete farla di persona (nel primo caso, invece, sarà il datore di lavoro a farlo). Il sito presso il quale reperire tutte le informazioni relative al sistema sanitario e ai diritti e doveri dell’assicurato è: www.hauptverband.at (in tedesco).

Tra le principali banche austriache figurano: Erste Group (www.erstegroup.com) Raiffeisen Zentralbank (www.rzb.at), Bank Austria, del gruppo Unicredit (www.bankaustria.at). Per aprire un conto corrente bancario classico (Girokonto) occorre un documento d’identità e, a seconda dell’istituto bancario, un giustificativo di residenza (Meldezettel). In alternativa al conto bancario esiste un conto postale, il PSK (Postsparkasse). Questo si ottiene presso uno dei molti uffici postali, disseminati in tutto il paese, e può risultare meno caro di molti conti bancari, pur avendo lo stesso tipo di servizi, compreso il bancomat. Sia le banche che la posta offrono servizi di banca online molto efficienti e gratuiti.

L’immobiliare e il lavoro in Austria

Immaginando che la meta scelta sia Vienna e che in un primo tempo quello che si cerca è tastare il terreno – soprattutto se si parte da soli e non si ha ancora un lavoro – l’ideale è cercare una camera in un appartamento in condivisione (pratica molto diffusa tra gli studenti e i giovani che entrano nel mercato del lavoro). I quartieri di Vienna di suddividono in 23 distretti e partendo dall’1º (il più centrale e il più caro) più ci si avvicina alla periferia più i prezzi scendono. Sono numerosi i siti che mettono in contatto chi voglia affittare una stanza in condivisione con chi l’appartamento ce l’ha già – ovvero in WG, Wohngemeinshaft -, tra questi: www.jobwohnen.at/?id=198, www.flohmarkt.at/suche/mietwohnung-wien/wg-zimmer, www.easywg.at/wien/zimmer-wien. Se, invece, volete avere a disposizione uno spazio tutto vostro sin da subito, tenete presente che un monolocale in un quartiere “carino” e semi-centrico può costare attorno ai 500 euro al mese, ma bisogna leggere bene le clausole del contratto per quanto riguarda eventuali costi extra. I siti per cercare un appartamentino in affitto sono: http://derstandard.at/anzeiger/immoweb/Immobilien-suche.aspx, www.immodirekt.at/immobilien/AT/Wien, www.jpi.at. Il mercato immobiliare in Austria e a Vienna è molto solido e i prezzi paiono tenere, secondo i dati del Sole 24 Ore, il prezzo medio del metro quadrato nel centro di Vienna (dati 2011) ammonta a circa 9.000 euro (ma stiamo parlando di appartamenti di lusso), questa cifra va scemando man mano che ci si allontana dal centro e nei quartieri periferici più interessanti, il mattone scende a quota 5.000 euro/mq.

Tra i settori economici portanti del lavoro figurano il terziario, i servizi, il turismo e, in minor misura negli ultimi tempi l’industria e l’edilizia. Buone opportunità, inoltre, si riscontrano nei lavori stagionali legati al turismo e le regioni che offrono queste possibilità d’impiego sono quelle montane, dove lo sci è lo sport per eccellenza: Montafon, Saalbach-Hinterglemm, Zell-am-See, Kaprun, Carinzia, Mayrhofen, Bad Gastein, Ischgl, Arlberg, Otztal, Solden, Wachau, Burgerland … Tra i siti da consultare per la ricerca di offerte di lavoro – e qui il tedesco è d’obbligo anche solo a scopo consultativo -, www.ams.at/sfa.html (agenzia di collocamento austriaca), www.jobpilot.at, http://derstandard.at/anzeiger/derjob/SearchForm.aspx (rubrica degli annunci di lavoro del principale quotidiano, der Standard). Un altro sito utile per i lavori part-time, rivolto soprattutto agli studenti, è: http://unijobs.at.

Fare impresa in Austria significa avere uno Stato solido alle spalle che, per esempio, a fronte di buone strutture e servizi impone alle imprese un’unica tassa sugli utili pari al 25%; significa, inoltre, poter reperire mano d’opera di qualità, ma certo non a costi stracciati. Lo Stato austriaco, poi, permette agli impresari numerose deduzioni (per esempio le auto della società fino a 40.000 euro, ecc., ecc.,). L’istituzione a cui rivolgersi per informazioni di questo carattere è l’ABA (Austrian Business Agency), il cui sito molto completo fornisce informazioni anche in italiano: http://investinaustria.at/IT/Home/ABA-Invest+in+Austria.aspx. Anche la Camera di Commercio Italiana per l’Austria potrà tornarvi utile (www.italcham.at). Sul fronte dei settori nei quali muoversi per un investimento, mentre il terziario costituisce la fetta più grande delle attività produttive austriache (69%), il 30% circa è industriale. I principali rami dell’industria in attivo sono: la produzione chimica e automobilistica, la meccanica, l’elettronica, la scienza biomedica, le tecnologie ambientali.

Italiani in Austria/Vienna

Un sito molto fresco e scritto bene di una connazionale residente a Vienna è quello di Claudia (www.quivienna.com). Le informazioni sono utili, copiose e aggiornate. Il punto di vista è quello di una persona giovane, a Vienna per completare gli studi, ma molto attenta alla realtà nella quale vive. Il sito può essere uno dei punti di partenza per prendere le misure su questo paese e capire se è quello che fa per voi!

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