Per molti rappresenta l’opportunità della vita, per altri un’esperienza unica assolutamente da non perdere

Qualunque sia la ragione, studiare all’estero è un’opportunità che capita solo una volta. Ecco perché, in un contesto nazionale ancora difficile e incerto, non stupisce che sempre più giovani preparino le valigie per tentare la sorte oltre frontiera. E spesso lo si fa proprio da ragazzi, magari dopo il diploma oppure per completare e approfondire il proprio percorso universitario in un Paese diverso. Attraverso il programma Erasmus, ad esempio, che permette agli universitari di studiare per diversi mesi in uno degli stati dell’Unione. D’altronde i ragazzi italiani sono sempre più interessati alla propria formazione e a un’esperienza all’estero. Secondo una recente ricerca, infatti, l’interesse per una forte esperienza all’estero si attesta al 24%, in crescita rispetto agli anni passati. Le ragioni per cui gli studenti universitari scelgono di fare un periodo all’estero sono diverse: tra le più citate l’ambizione di studiare presso università di fama internazionale e l’interesse a costruire un’ampia rete di contatti professionali.

Studiare all’estero è, inoltre, una di quelle esperienze uniche e irripetibili, che può cambiare la vita di molti giovani, non solo per gli sbocchi professionali futuri, ma anche e soprattutto dal punto di vista umano e di crescita. Basti pensare che ogni anno sono sempre più numerosi gli italiani che decidono di partire per approfondire la conoscenza di una seconda lingua, o completare il proprio percorso di studi in un Paese straniero.

Prima però di partire occorre sapere alcune cose che permettano ai più giovani di affrontare al meglio questa nuova avventura. Oltre alla ricerca di un alloggio, uno degli aspetti da non sottovalutare riguarda tutta la documentazione da portare con sé. Tra i più importanti ricordiamo l’E.T.D. – Emergency Travel Document, un documento di viaggio provvisorio, valido cinque giorni al solo fine del rientro in Italia o nello Stato in cui il richiedente ha la residenza permanente. Molto utile ad esempio in caso di smarrimento del passaporto o della carta d’identità. Il consiglio è dunque di conservarlo in un posto diverso da quello dove si conserveranno tutti i documenti, così da poter contare su questo sempre e comunque.

Stare lontani da casa, dalla propria famiglia, dagli affetti non è mai facile. Soprattutto se malauguratamente dovesse capitare un piccolo incidente e dovessimo aver bisogno di cure. Un aspetto fondamentale, forse il più importante se si ha intenzione di trasferirsi, riguarda la copertura sanitaria per chi vive in un altro Paese europeo. Come si legge nella sezione relativa all’assistenza sanitaria all’estero del sito dell’UE i sistemi di previdenza sociale e di assicurazione malattia possono essere diversi da quelli del proprio paese d’origine. Ciò che bisogna fare dipende dalla situazione personale, dalla durata del soggiorno e dalle condizioni previste dall’attuale assicurazione sanitaria. In generale se ci si trasferisce in un paese dell’UE, si può accedere all’assistenza sanitaria alle stesse condizioni degli altri residenti locali. Il paese il cui sistema sanitario pagherà le cure mediche prestate dipenderà dalla situazione specifica (di norma sarà il nuovo paese di residenza, se ci si traferisce, ad esempio, per motivi di lavoro).

Questo vale soprattutto per coloro che si trasferiscono per lunghi periodi. Nel caso in cui il soggiorno sia limitato a un breve periodo, prima di partire per il nuovo percorso di studi all’estero è consigliabile sottoscrivere una polizza assicurativa e fronteggiare così tutti gli imprevisti che potrebbero sopraggiungere. Ad esempio, l’assicurazione viaggi all’estero disponibile su TravelEasy.it garantisce la copertura delle spese mediche, ospedaliere e farmaceutiche, nonché l’assistenza sanitaria ogni ora del giorno e della notte in tutto il mondo. In caso di malattia, infortunio, mal di denti ad esempio, l’assicurato (o chi per lui) non dovrà far altro che contattare immediatamente la centrale operativa di assistenza. Lo studente potrebbe avere bisogno di un medico di riferimento all’estero, del servizio di interprete telefonico per comunicare con i medici curanti, del monitoraggio della degenza ospedaliera oppure organizzare il rientro in Italia con accompagnamento sanitario. In tal modo i ragazzi e le loro famiglie potranno partire in tutta tranquillità per i loro studi all’estero godendosi questo momento così importante liberi da ulteriori preoccupazioni.