Il costo della vita, l’immobiliare, il lavoro in Germania

Berlino è oggi una delle città più gettonate dai connazionali – soprattutto i più giovani – ed è vero che qui l’immobiliare ha ancora un “aspetto umano”. Mentre Londra, Parigi, Milano, Roma, Madrid, Barcellona prendevano il volo, Berlino è rimasta con i piedi ben piantanti per terra e offre un mercato immobiliare dai valori interessanti sia per l’affitto che per l’acquisto e l’investimento ( si parla di una redditività che può arrivare all’8%). Gli appartamenti in affitto non sono cari, anche se bisogna fare una distinzione tra i differenti quartieri suddivisi nei 12 distretti (Bezirk): Mitte, Friedrichshain-Kreuzburg, Pankow, Charlottensburg-Wilmersdorf, Spandau, Steglitz-Zehlendorf, Tempelhof-Schöneberg, Neukölln, Treptof-Köpenick, Marzahn-Hellersdorf, Lichtenberg, Reinickendorf. Ad alcuni di questi corrisponde anche il nome dei numerosi quartieri in cui si suddividono i distretti. Ricordando che Berlino è stata riunificata da relativamente poco tempo (all’inizio degli anni ’90 con la caduta del muro), il sito www.international-home.net traccia un’interessante mappa dei quartieri più interessanti della città attuale. I “due centri” sono a Ovest Charlottenbourg (tra il Zoologischer Garten e il Kürfurstendamm), a Est è il quartiere Mitte (tra la porta di Brandeburgo e Alexanderplatz). Mitte è un quartiere molto “in”, dunque caro. Tra quelli selezionati dal sito, che offre anche un’offerta immobiliare di affitto e acquisto, vi sono 5 quartieri definiti “interessanti” per il rapporto qualità prezzo. Charlottenbourg-Wilmersdorf (Ovest). Vi si trova il famoso Kürfurstendamm, il viale delle griffe e degli acquisti di lusso. È un cosiddetto quartiere borghese; bei palazzi d’epoca ed eleganza assicurati. Schöneberg, multirazziale e tollerante (è qui che si concentra, tra l’altro, la comunità gay): con molto verde e parchi. Kreuzberg: per chi segue le tendenze è di moda e in più vi si trova una bella mescolanza sociale, da yuppies, a artisti, a punk a famiglie borghesi. Offre, inoltre, una vita culturale e notturna al top. Prenzaluerberg, punto di giunzione della riunificazione: ben rinnovato e pensato soprattutto per le famiglie con bambini di classe medio – alta. Friedrichshain, faceva parte della parte Est è stato poi fatto oggetto della migrazione di molti studenti (nei pressi della Boxhagener Platz): mercatini parchi e vita da studenti caratterizzano questo quartiere. Parlano italiano e offrono un servizio studiato per i connazionali alla www.caseaberlino.com. A seconda delle zone si può passare dai 325 euro al mese per un bilocale di 50 metri a 3.000 (70mq) per i quartieri più chic e ricercati. I quartieri più popolari sono valutati sui 10 euro/mq al mese. Per l’acquisto, il metro quadrato dovrebbe viaggiare attorno ai 1.500 euro/mq, toccando punte massime di 2.000/2200 euro, ma si dovranno fare dovute distinzioni per tipologie, posizione, superfici.

Ingegneri e specialisti nelle telecomunicazioni non dovrebbero avere problemi a trovare lavoro in Germania, sono proprio questi i profili d’immigrati qualificati più ricercati. È imprescindibile, comunque, parlare bene il tedesco, se si punta a un lavoro di qualità. La ricerca del personale in Germania va, nell’ordine, dall’ingegneria, al settore medico, al turismo, all’insegnamento. Essendo l’industria il punto forte della Germania, tra gli ingegneri i più richiesti sono: ingegneri industriali, civili, informatici, meccanici e della salute. Al secondo posto arrivano i disegnatori grafici e gli analisti informatici. Infermieri, medici e odontoiatri possono trovare buone opportunità. Tra gli infermieri meglio remunerati si trovano quelli dei reparti di geriatria e riabilitazione. Arrivano poi gli economisti, i consulenti finanziari, gli amministratori. Il salario minimo di un lavoratore altamente specializzato è di circa 83.000 euro annuali. Per tutti gli altri, anche se non esiste il concetto di salario minimo, non si dovrebbe scendere sotto i 1.150 euro mensili. Tra i siti da consultare per la ricerca del lavoro, quello dell’Agenzia del Lavoro Tedesca (www.arbeitsagentur.de) e vari siti di ricerca del personale, tra i quali: www.monster.de, www.scout24.com, www.adecco.de, www.manpower.de, oltre agli annunci sui quotidiani nazionali e regionali. Tra le zone dove provare a bussare alla porta, Berlino è naturalmente la città sognata, soprattutto dagli amanti della cultura e delle atmosfere frizzanti e creative. Ma altre zone della Germania offrono una vita meno costosa e opportunità sul piano industriale, come tutta l’area della Ruhr (molto industrializzata), il Baden Württemberg e la Baviera con la sua città faro, Monaco.

In quanto all’iniziativa privata, Berlino, nel giro di vent’anni si è trasformata in un vero e proprio paradiso per i freelance e le start-up digitali e creative, il tutto supportato da un ottimale sviluppo della rete. Pare che tutto l’universo dell’IT si concentri proprio qui e che, udite udite, la lingua ufficiale si trasformi diventando predominante l’inglese. Insomma, la Web economy vive e prospera a Berlino. Prova ne sia una delle recenti riuscite italiane: Twago (www.twago.it) dedicata all’outsorcing, da consultare imprescindibilmente e non solo per la Germania.

Italiani a Berlino

Nel sito molto ben fatto del giornalista e scrittore Andrea D’Addio – che vive e lavora a Berlino – si trovano moltissime informazioni, consigli e guide per quanti intendano trasferirsi a Berlino: (www.zingarate.com).

Il sito è molto completo e offre una panoramica interessante di questa città che ha già incantato parecchi connazionali.