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Vivere e lavorare in Germania: siti utili e consigli pratici

trasferirsi in Germania

Germania, l’Eldorado dei giovani disoccupati europei

La Spagna, che vive una retrocessione economica senza precedenti rispetto al resto d’Europa, è stata particolarmente colpita nel mercato del lavoro, tanto che la metà dei nuovi disoccupati europei sono spagnoli. E non c’è da stupirsi se dal 2009 si è assistito a un esodo verso la Germania di giovani laureati iberici, senza speranza di trovare un lavoro qualificato a breve termine. Leader europeo indiscusso, e non cessa di dimostrarlo, sul piano economico, la Germania rappresenta oggi quell’Eldorado lavorativo in Europa che paesi come la Spagna, il Portogallo o l’Irlanda non sono più da alcuni anni.

Ma è veramente tutto oro quel che luccica e vale veramente la pena espatriare in Germania?

Alcune delle icone di questo paese sito nel cuore dell’Europa sono: la famosissima Oktoberfest di Monaco di Baviera, città dalle tinte meridionali; il capodanno a Berlino, una delle città di punta per le avanguardie artistiche; la languida Amburgo, importante porto fluviale sul fiume Elba; l’elegante Francoforte, centro finanziario del paese e sede della Banca Centrale Europea, dove il destino economico d’Europa si decide nelle pance dei suoi svettanti grattacieli; l’università di Stoccarda, rinomata per le sue facoltà di medicina; Weimar, città di Goethe e Schiller …

Innumerevoli e incantevoli le sue città e alcune delle sue bellezze naturali, come: la Foresta Nera, vera e propria oasi per escursionisti, sciatori e amanti delle altezze; il bellissimo lago di Costanza, uno dei laghi più grandi d’Europa. I castelli della Baviera e quelli della valle del Reno sono il fulgido retaggio di un passato imperiale. Per non parlare poi dei numerosi musei, disseminati in tutto il paese, e dell’immenso bagaglio filosofico e culturale: la Germania resta pur sempre la patria di poeti, compositori e pensatori fondamentali per lo sviluppo del pensiero occidentale, basti citare Kant, Nietzsche, Mark, Engels, Bach, Wagner, per citare solo alcuni dei “giganti”.

Insomma, la Germania è un vero e proprio paese della cara e vecchia Europa che risponde a tutti i crismi: bellezze paesaggistiche, architettoniche, storia, cultura.

Per un europeo del Sud trovarsi in Germania significa tuttavia apprendere un modo di pensare tipicamente “nordico”, fare i conti con il clima rigido, imparare una lingua un poco ostica, conoscere e rispettare le regole della vita in comune.

È importante, dunque, partire preparati!

Mollare tutto per vivere e lavorare in Germania

Sul fronte burocratico in Germania gli europei giocano, ovviamente, in casa. Quindi, con carta d’identità o passaporto validi si può tranquillamente vivere e lavorare come un cittadino tedesco. Lo scoglio in questo caso è la lingua che, volenti o nolenti, va studiata e masticata bene (non è poi così vero che in Germania parlano tutti perfettamente l’inglese come seconda lingua!). E su questo niente scuse, gli istituti culturali Goethe Institut si trovano un po’ in tutta Italia e offrono un’ottima formazione linguistica. Per quanto riguarda la sanità sarà utile sapere che dal 2009 le autorità tedesche richiedono un’assicurazione malattia obbligatoria. Gli europei hanno diritto alla TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia) che si può richiedere in Italia prima di partire e con questa si ha diritto alle stesse cure e all’assistenza sanitaria dei cittadini tedeschi. Se però s’intende fermarsi nel paese per oltre un anno e lavorarci bisogna allora rivolgersi a un “fornitore” locale. Questo può essere lo Stato o un’assicurazione sanitaria privata. Quella pubblica è, di solito, più conveniente e ricopre quasi tutti gli ambiti. Per un lavoratore l’assistenza sanitaria fa già parte del contratto di lavoro (pagata in parte dal datore di lavoro e in parte dal lavoratore). Inoltre c’è la cosiddetta “assistenza infermieristica, obbligatoria” da dover sottoscrivere. Nel Sito del Ministero della Sanità esistono moltissime informazioni utili in questo senso: www.bmg.bund.de. Per aprire un conto in banca occorre il documento d’identità e un giustificativo di domicilio. Il conto corrente di base di chiama “Girokonto” ed è quello che permette di ritirare denaro ai vari sportelli, effettuare pagamenti, domiciliare bollette. Un sistema capillare di banche garantisce una presenza sul territorio non indifferente delle principali banche tedesche. Tra queste: Deustche Bank (www.deutsche-bank.de); Bayerische Vereinsbank (www.hypovereinsbank.de), con sede principale a Monaco di Baviera ma presente in tutto il territorio; Kommerzbank (www.commerzbank.com), HVB (www.hypovereinsbank.de). Ci sono poi ancora le Casse di Risparmio “Sparkasse”, presenti nelle principali città (Amburgo, Hannover, Colonia, Monaco …). Interessante anche il libretto postale “Postsparbuch”, con questo è possibile prelevare in molti paesi d’Europa senza pagare commissioni.

Il costo della vita, l’immobiliare, il lavoro in Germania

Berlino è oggi una delle città più gettonate dai connazionali – soprattutto i più giovani – ed è vero che qui l’immobiliare ha ancora un “aspetto umano”. Mentre Londra, Parigi, Milano, Roma, Madrid, Barcellona prendevano il volo, Berlino è rimasta con i piedi ben piantanti per terra e offre un mercato immobiliare dai valori interessanti sia per l’affitto che per l’acquisto e l’investimento ( si parla di una redditività che può arrivare all’8%). Gli appartamenti in affitto non sono cari, anche se bisogna fare una distinzione tra i differenti quartieri suddivisi nei 12 distretti (Bezirk): Mitte, Friedrichshain-Kreuzburg, Pankow, Charlottensburg-Wilmersdorf, Spandau, Steglitz-Zehlendorf, Tempelhof-Schöneberg, Neukölln, Treptof-Köpenick, Marzahn-Hellersdorf, Lichtenberg, Reinickendorf. Ad alcuni di questi corrisponde anche il nome dei numerosi quartieri in cui si suddividono i distretti. Ricordando che Berlino è stata riunificata da relativamente poco tempo (all’inizio degli anni ’90 con la caduta del muro), il sito www.international-home.net traccia un’interessante mappa dei quartieri più interessanti della città attuale. I “due centri” sono a Ovest Charlottenbourg (tra il Zoologischer Garten e il Kürfurstendamm), a Est è il quartiere Mitte (tra la porta di Brandeburgo e Alexanderplatz). Mitte è un quartiere molto “in”, dunque caro. Tra quelli selezionati dal sito, che offre anche un’offerta immobiliare di affitto e acquisto, vi sono 5 quartieri definiti “interessanti” per il rapporto qualità prezzo. Charlottenbourg-Wilmersdorf (Ovest). Vi si trova il famoso Kürfurstendamm, il viale delle griffe e degli acquisti di lusso. È un cosiddetto quartiere borghese; bei palazzi d’epoca ed eleganza assicurati. Schöneberg, multirazziale e tollerante (è qui che si concentra, tra l’altro, la comunità gay): con molto verde e parchi. Kreuzberg: per chi segue le tendenze è di moda e in più vi si trova una bella mescolanza sociale, da yuppies, a artisti, a punk a famiglie borghesi. Offre, inoltre, una vita culturale e notturna al top. Prenzaluerberg, punto di giunzione della riunificazione: ben rinnovato e pensato soprattutto per le famiglie con bambini di classe medio – alta. Friedrichshain, faceva parte della parte Est è stato poi fatto oggetto della migrazione di molti studenti (nei pressi della Boxhagener Platz): mercatini parchi e vita da studenti caratterizzano questo quartiere. Parlano italiano e offrono un servizio studiato per i connazionali alla www.caseaberlino.com. A seconda delle zone si può passare dai 325 euro al mese per un bilocale di 50 metri a 3.000 (70mq) per i quartieri più chic e ricercati. I quartieri più popolari sono valutati sui 10 euro/mq al mese. Per l’acquisto, il metro quadrato dovrebbe viaggiare attorno ai 1.500 euro/mq, toccando punte massime di 2.000/2200 euro, ma si dovranno fare dovute distinzioni per tipologie, posizione, superfici.

Ingegneri e specialisti nelle telecomunicazioni non dovrebbero avere problemi a trovare lavoro in Germania, sono proprio questi i profili d’immigrati qualificati più ricercati. È imprescindibile, comunque, parlare bene il tedesco, se si punta a un lavoro di qualità. La ricerca del personale in Germania va, nell’ordine, dall’ingegneria, al settore medico, al turismo, all’insegnamento. Essendo l’industria il punto forte della Germania, tra gli ingegneri i più richiesti sono: ingegneri industriali, civili, informatici, meccanici e della salute. Al secondo posto arrivano i disegnatori grafici e gli analisti informatici. Infermieri, medici e odontoiatri possono trovare buone opportunità. Tra gli infermieri meglio remunerati si trovano quelli dei reparti di geriatria e riabilitazione. Arrivano poi gli economisti, i consulenti finanziari, gli amministratori. Il salario minimo di un lavoratore altamente specializzato è di circa 83.000 euro annuali. Per tutti gli altri, anche se non esiste il concetto di salario minimo, non si dovrebbe scendere sotto i 1.150 euro mensili. Tra i siti da consultare per la ricerca del lavoro, quello dell’Agenzia del Lavoro Tedesca (www.arbeitsagentur.de) e vari siti di ricerca del personale, tra i quali: www.monster.de, www.scout24.com, www.adecco.de, www.manpower.de, oltre agli annunci sui quotidiani nazionali e regionali. Tra le zone dove provare a bussare alla porta, Berlino è naturalmente la città sognata, soprattutto dagli amanti della cultura e delle atmosfere frizzanti e creative. Ma altre zone della Germania offrono una vita meno costosa e opportunità sul piano industriale, come tutta l’area della Ruhr (molto industrializzata), il Baden Württemberg e la Baviera con la sua città faro, Monaco.

In quanto all’iniziativa privata, Berlino, nel giro di vent’anni si è trasformata in un vero e proprio paradiso per i freelance e le start-up digitali e creative, il tutto supportato da un ottimale sviluppo della rete. Pare che tutto l’universo dell’IT si concentri proprio qui e che, udite udite, la lingua ufficiale si trasformi diventando predominante l’inglese. Insomma, la Web economy vive e prospera a Berlino. Prova ne sia una delle recenti riuscite italiane: Twago (www.twago.it) dedicata all’outsorcing, da consultare imprescindibilmente e non solo per la Germania.

Italiani a Berlino

Nel sito molto ben fatto del giornalista e scrittore Andrea D’Addio – che vive e lavora a Berlino – si trovano moltissime informazioni, consigli e guide per quanti intendano trasferirsi a Berlino: (www.zingarate.com).

Il sito è molto completo e offre una panoramica interessante di questa città che ha già incantato parecchi connazionali.

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